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BOLLETTINO ANBI VENETO: L'APPORTO DELLE NEVICATE INVERNALI ALLA STAGIONE IRRIGUA SARÀ ESIGUO

Pubblicato il 11/02/2025

"Ad oggi le riserve nivali sono al di sotto delle medie del periodo e di recente formazione; pertanto, poco utili a garantire uno scioglimento graduale nel corso dell'estate": ad affermarlo è Silvio Parizzi, direttore di ANBI Veneto, commentando i dati raccolti dal Centro Studi nel Bollettino sulla disponibilità di risorsa, relativo a gennaio 2025.

"Nessuno allarme, ma le avvisaglie per il futuro non sono particolarmente rosee - continua Parizzi - I depositi nivali languono, le temperature ancora sopra la media confermano il trend di surriscaldamento generale dopo il caldo record del 2024. Non destano preoccupazione le portate dei fiumi, in genere superiori alla media del periodo, salvo le eccezioni di Livenza e Gorzone. Tuttavia, non ci stanchiamo di ricordarlo, senza opere d'invaso tutta questa risorsa è destinata ad andare a mare e potremmo rimpiangerla in primavera."

In un contesto caratterizzato da temperature più alte rispetto alla media del periodo (+1° a dicembre, +1,9° a gennaio), ciò che desta attenzione, dal punto di vista della risorsa, è dunque la neve in montagna: Arpav (Agenzia regionale protezione ambientale veneta) parla di un deficit di precipitazioni nevose, tra ottobre e gennaio, pari al 34% sulle Dolomiti (-cm.100 di neve fresca) ed al 43% sulle Prealpi (-cm.77). Sempre a gennaio, la copertura nevosa si è ampliata, rispetto a dicembre, dal 20% al 45% della superficie montana; a 1.700 metri la copertura è addirittura del 90%. Purtroppo, la densità del manto nevoso in quota, formatosi nell'ultimo mese, si presenta leggera per il periodo; nel bacino del Piave, sotto forma di ghiaccio e neve, sono immagazzinati 130 milioni di metri cubi d'acqua, cioè un valore tra i più bassi, rilevati dal 2000 ad oggi.

Sul fronte delle precipitazioni, a gennaio si è interrotta la tendenza negativa, registrata tra novembre (-93%) e dicembre (-28%). Al 31 gennaio, infatti, sono scesi sul territorio regionale 75 millimetri di pioggia, vale a dire +27%, che è il risultato della media tra montagna, dove è piovuto anche l'80% in più rispetto al periodo e pianura, dove le precipitazioni sono state inferiori anche del 40% nella vasta zona a sud dei Colli Euganei e su gran parte del territorio veneziano.

Superiori alla media del periodo sono le portate dei fiumi Adige (+27%) e Brenta (+14%); appena sotto la media è il Po (-1%), mentre sotto la media sono Livenza (-10%) e Gorzone (-8%). In ogni caso si tratta di risorsa, che finirà a mare per mancanza di invasi.

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