Il Consorzio Trentino di Bonifica (CTB) è recentemente intervenuto per sollecitare la massima attenzione rispetto alla gestione responsabile della risorsa idrica.
"In primo luogo – ribadiscono il presidente, Luigi Stefani ed il direttore di "CTB", Michele Bernabé – è necessario un approccio di sistema per affrontare una questione, che riguarda il futuro del Pianeta e che sollecita la piena responsabilità dei cittadini, degli enti intermedi e della politica. Il preoccupante avanzamento dei fenomeni estremi, legati ai cambiamenti climatici, chiama in causa la necessità di interventi strutturali, rivolti sia alla mitigazione del global warming, sia ad una gestione pianificata, volta alla riduzione delle emergenze legate sia alle forti quanto improvvise precipitazioni, sia ai lunghi periodi siccitosi."
Sono necessari in primo luogo una serie di interventi, che puntino alla riduzione degli sprechi, allo sviluppo, a partire dai cittadini-consumatori, di una nuova consapevolezza e di stili di vita, orientati al risparmio idrico e ad un utilizzo responsabile dell'acqua. È necessario inoltre proseguire sulla strada della ristrutturazione delle reti idriche municipali, incentivando anche il consumo dell'acqua del rubinetto.
Sul piano strettamente agricolo è necessario implementare nuovi interventi orientati all'applicazione di sistemi di irrigazione a basso consumo, grazie anche all'utilizzo delle nuove tecnologie, che consentono di individuare con precisione il fabbisogno idrico delle coltivazioni. All'interno della nuova pianificazione irrigua risulta inoltre strategica una pianificazione per ambiti territoriali, oltre alla riduzione dei punti di approvvigionamento dell'acqua, con evidenti vantaggi sia per quanto riguarda la riduzione dell'impatto gestionale e burocratico degli impianti irrigui, sia per il miglioramento dell'efficienza dei controlli relativi alla qualità di questa materia prima.
Le forti quanto improvvise precipitazioni in quota, alternate a lunghi periodi di siccità, sollecitano la comunità ed il governo provinciale alla definizione di una strategia di lungo periodo, orientata alla messa a punto di un ramificato sistema di accumulo della risorsa idrica. È necessario, in primo luogo, prevedere una rete diffusa di accumulo tramite bacini di medie e piccole dimensioni, piccoli sbarramenti a basso impatto ambientale, vasche e serbatoi che garantiscano al contempo usi civili, irrigui e di protezione civile. Si ritiene fondamentale dare vita ad una strategia coordinata per l'individuazione dei punti e delle aree di ricarica delle falde acquifere di fondovalle, al fine di garantire il costante riempimento delle stesse, evitando il rapido deflusso dell'acqua verso valle in caso di forti precipitazioni.
È necessario, infine, proseguire sulla strada del miglioramento progressivo della qualità delle acque sia a livello civile che produttivo. Sul versante dell'agricoltura, il Consorzio Trentino di Bonifica ricorda l'importante funzione degli impianti di lavaggio a circuito chiuso per i mezzi agricoli: sistemi che, a partire dalle positive esperienze della Piana Rotaliana e delle aree a Nord di Trento, garantiscono non solo il risparmio idrico, ma anche il completo recupero e riciclo dell'acqua di lavaggio con evidenti vantaggi per il settore primario e per l'ambiente.