Suggestiva e potente, l'immagine delle acque del fiume Arno, illuminate dal tricolore, ha per una notte reso visibile l'impegno per la sicurezza idrogeologica nella vallata.
A San Giovanni Valdarno, la prima opera di difesa spondale, realizzata dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, è diventata l'emblema di un'azione concreta e continua per la salvaguardia del territorio.
In occasione della Settimana Nazionale della Bonifica ed Irrigazione, la cerimonia di accensione si è svolta sul lungarno Don Minzoni, alla presenza della presidente del Consorzio di bonifica, Serena Stefani e dei rappresentanti dei Comuni della vallata: una partecipazione, che ha rafforzato il messaggio dell'iniziativa nazionale, dando un segnale forte e cioè che di fronte ai cambiamenti climatici, la prevenzione unisce.
"Insieme, siamo riusciti a pianificare e a realizzare interventi mirati per risolvere problematiche specifiche – dichiara la presidente, Stefani – Una manutenzione dei corsi d'acqua "su misura" che, nel tempo, ha portato risultati importanti in termini di prevenzione."
L'iniziativa ha voluto accendere i riflettori su un lavoro spesso invisibile, ma strategico: la manutenzione del reticolo idrografico, attività quotidiana e fondamentale per mitigare i fattori di rischio. Ha anche voluto rilanciare un messaggio nuovo ed urgente: accanto alla manutenzione ordinaria è necessario investire in opere strutturali, sostenute da fondi pubblici per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.
"Nel solo Valdarno, nel 2025, verranno investiti oltre 3 milioni di euro per contenere la vegetazione, movimentare sedimenti e ripristinare opere su circa 200 chilometri di corsi d'acqua. Un intervento capillare e programmato, importante, ma non sufficiente: occorrono ulteriori risorse per realizzare interventi straordinari come quelli progettati sull'Arno a San Giovanni Valdarno, sull'Oreno a Laterina Pergine Valdarno e sul borro della Renacciola, tra Terranuova Bracciolini, San Giovanni Valdarno e Castelfranco Piandiscò. C'è bisogno di un piano ad hoc con risorse certe e adeguate" aggiunge la presidente.
"Sarebbe importante riuscire ad intercettare ulteriori fondi per dare corpo ad un piano di opere strutturali" commenta Massimo Quaoschi, vicesindaco di Terranuova Bracciolini.
"Il Valdarno è un territorio complesso con elevato rischio idrogeologico – aggiunge Andrea Rossi, sindaco di Loro Ciuffenna – Il ruolo del Consorzio di bonifica è quindi fondamentale, così come il costante dialogo con le amministrazioni locali."
"Questa opera è simbolica e ben rappresenta il lavoro del Consorzio di bonifica nel nostro comprensorio – conclude Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno – Lo dimostrano la scogliera, il tratto nei pressi dello stadio ed il supporto offerto al nostro Comune per l'intervento, che partirà in estate."