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Se, come tradizione, saranno le aperture delle "Cattedrali dell'Acqua" (i grandi impianti, capolavori di architettura idraulica, visitabili soprattutto in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Marche, ma anche in Piemonte) ad essere protagoniste del weekend conclusivo della Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione (24-25 Maggio), sono due le contrapposte immagini iconiche dell'edizione 2025 della manifestazione promossa da ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) a conclusione di giornate dedicate soprattutto ai più giovani: gli "Argini Fioriti" del Consorzio di bonifica Toscana Sud, seminati da centinaia di alunni/e per favorire la presenza di insetti impollinatori ed i circa 2000 giovani accompagnati dal Consorzio di bonifica della Capitanata sulle dighe dei bacini desolatamente vuoti della Puglia. A tali iniziative se ne accompagneranno molte altre, tra sabato e domenica, lungo la Penisola: da spettacoli in impianti idraulici spesso illuminati di tricolore (domenica: "Voci nella nebbia" a Bondeno, nel Ferrarese; "Accadueò - otto piccole storie originali sull'acqua" nel Complesso delle Murate a Firenze) a manifestazioni sportive (sabato: Corsa dell'Acqua a Isola del Liri, nel Frusinate; domenica: tour gravel da Concordia Sagittaria nel veneziano; maratona kayak da Bellona a Caiazzo nel Casertano; trekking nella toscana Val d'Orcia;) fino ad originali proposte in sintonia con l'ambiente (sabato, reading book con aperitivo nella sede del Consorzio di bonifica a Latina; domenica, "Relax sull'Arno: pagaiata e yoga sull'acqua al calar del sole", nell'aretina Capolona). Nei giorni a seguire, la Settimana vivrà anche di ulteriori epiloghi come l'inaugurazione della nuova sede del Consorzio di bonifica Tevere-Nera (lunedì 26 Maggio, a Terni) L'edizione 2025 della Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione lascerà anche nuove opere al territorio. Mentre a Travagliato, in provincia di Brescia, il Consorzio di bonifica Oglio Mella ha inaugurato la vasca di laminazione sulla roggia locale, a Lova, nel Veneziano, il Consorzio di bonifica Acque Risorgive ha inaugurato il potenziamento della storica idrovora a ridosso della strada statale Romea e della Laguna Veneta. Attraverso questo intervento è stata accresciuta la capacità di sollevamento delle pompe con un'evidente ricaduta positiva per la sicurezza idraulica di 1.750 ettari tra i comuni di Campagna Lupia, Camponogara e Campolongo Maggiore. La parte più complessa dell'intervento (costo: € 4.315.400,00) è quella meno visibile: per consentire alla nuova pompa di scaricare in laguna è stata infatti costruita una botte a sifone con due grandi tubazioni lunghe 75 metri e alte più di 2, fatte passare, con una tecnologia a spinta, sotto l'alveo del canale Novissimo e sotto la statale Romea fino a 10 metri di profondità. Se a Cavriana, in provincia di Mantova, il Consorzio di bonifica Garda Chiese taglierà il nastro inaugurale per la vasca di laminazione del fosso Re, nel Ravennate è stata aperta la nuova cassa di espansione del Canale dei Mulini, realizzata dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale. L'opera è stata progettata per aumentare la sicurezza idraulica del bacino del canale dei Mulini, che oggi svolge una funzione cruciale per lo scolo delle acque meteoriche e la distribuzione irrigua; durante il passaggio di una piena, il volume disponibile del bacino viene utilizzato per sottrarre acqua in alveo, riducendo così la portata della piena. Con un investimento regionale di oltre 3.375.000 euro, l'opera si estende su una superfice di 6,5 ettari nel comune di Castel Bolognese e comprende anche alcune opere idrauliche ricadenti in comune di Solarolo; è in grado di contenere fino a 143.000 metri cubi d'acqua e consente di laminare una portata massima di 6 metri cubi al secondo tramite uno sfioratore lungo 100 metri. Per la maggior parte del tempo, la cassa svolge una funzione ambientale, promuovendo la biodiversità e la riqualificazione del paesaggio rurale; è stata infatti creata un'area naturalistica con bosco igrofilo, che ospita specie autoctone, quali salici, farnie, pioppi, lentaggini ed evonimi. L'area rappresenta, inoltre, un impianto ad alta innovazione ecologica, perché include un sistema di fitodepurazione a flusso libero, con tre vasche di sedimentazione che permettono di migliorare la qualità delle acque derivate dal fiume Senio e valorizzarle dal punto di vista irriguo. Infine, un percorso didattico-pedonale lungo gli argini offrirà un punto di osservazione privilegiato sulla flora e sulla fauna del nuovo ecosistema. Infine, alla periferia di Arezzo, in località Chiassa è nato il primo Museo delle Arti Umide, raccolta "en plein air" di opere realizzate con i materiali trasportati e depositati dall'acqua: rami, tronchi, pietre e altri "regali del fiume" si trasformano in sculture, installazioni, animali ed oggetti, frutto della fantasia e dell'abilità di adulti e bambini. L'iniziativa (nata dalla collaborazione fra Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, scuole, parrocchie, circoli ricreativi, l'Accademia del Ruzzo e cittadini) punta a trasformare l'area in un percorso artistico accessibile, mutevole ed in continua evoluzione, valorizzando il corso d'acqua come spazio di creatività, partecipazione e cittadinanza attiva; lungo il sentiero, che conduce dalla chiesa al torrente, prendono forma decine di creazioni: un'arte effimera, che cambia con le stagioni e che invita tutti a lasciare un segno. Conclude Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI: "I Consorzi di bonifica ed irrigazione, soprattutto nel periodo storico della crisi climatica, assumono sul campo un ruolo determinante nella gestione della risorsa idrica: con l'organizzazione dell'annuale Settimana vogliamo valorizzare il nostro operato, coinvolgendo la cittadinanza e soprattutto le giovani generazioni per sviluppare un'ormai indispensabile cultura dell'acqua." Il programma completo della Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione è disponibile sul sito www.anbi.it .