Ha preso il via "Teatro delle Rive", un'innovativa iniziativa culturale tra Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Umbria che, attraverso il linguaggio universale dell'arte e del teatro, invita a riflettere sul profondo legame tra l'acqua, il paesaggio e le comunità, che lo abitano.
«Il "Teatro delle Rive" - spiega l'ideatrice, Michela Signori - si propone come un percorso itinerante, un'occasione unica per esplorare le storie, che i fiumi narrano dai loro sassi alle loro acque e per comprendere come la gestione di questa risorsa vitale possa generare sia rivalità che alleanze necessarie. In un'epoca di cambiamento climatico, la conoscenza del territorio e la comprensione del suo complesso equilibrio con l'acqua diventano essenziali per una governance democratica e sostenibile.»
L'iniziativa ha preso il via, sabato e domenica, a Staranzano (Gorizia), in collaborazione con il Festival dell'Acqua: due giorni intensi che si sono aperti con il primo studio per un nuovo racconto di Marco Paolini e sono proseguiti con l'incontro "L'acqua e il tempo" al Lido di Staranzano, dove Paolini ha dialogato con l'ingegnere ambientale, Francesca Luppi; l'agrotecnico e scrittore, Filippo Moretto; l'artista, Marta Cuscunà. La giornata si è conclusa a Gradisca d'Isonzo con lo spettacolo teatrale "Corvidae" di Marta Cuscunà.
Successivamente, il 13 e 14 giugno, il "Teatro delle Rive" si sposterà a Villa Draghi, a Montegrotto Terme (Padova): queste due giornate saranno interamente dedicate ai linguaggi ed alle forme, che un "Teatro delle Rive" può assumere; si tratta di un vero e proprio "raduno formativo" per gli artisti coinvolti nel progetto "Atlante delle Rive", ma aperto anche a cittadini, gruppi, associazioni, operatori culturali e docenti interessati al teatro civile e di comunità. Il programma prevede un cantiere di teatro civile, l'incontro "Rivalità" sui nodi critici della gestione dell'acqua con esperti del settore e performance come "Il Canminante" di Mirko Artuso e "Eduché, Differenzié, Riutilizé" di Carlo & Giorgio, che per l'occasione avranno la complicità di Marco Paolini. La seconda giornata sarà dedicata alle pratiche di coralità con un laboratorio a cura di Diana Manea.
Il progetto proseguirà poi a Tonezza del Cimone (Vicenza) il 27 luglio ed al castello di Sant'Apollinare a Spina di Marsciano (Perugia) il 5 e 6 agosto, con programmi in via di definizione
Il "Teatro delle Rive" rappresenta un'importante anteprima del progetto triennale "Atlante delle Rive" diretto da Marco Paolini e nato in seno a Fabbrica del Mondo con l'obiettivo di diffondere la consapevolezza sul profondo legame tra acque e paesaggi, ecologie e culture, utilizzando la grammatica universale dell'arte e del teatro. "Atlante delle Rive" per il 2025 culminerà a settembre con la presentazione di una serie di eventi dedicati alla riflessione sul futuro del nostro pianeta.
Il progetto vede la partecipazione di artisti come Mirko Artuso, Fratelli Dalla Via, Diana Manea, Carlo Presotto e La Piccionaia, Farmacia Zooè, Rajeev Badhan e Slow Machine e professionisti di vari settori, tra cui il commissario nazionale per la crisi idrica, Nicola Dell'Acqua, in un dialogo multidisciplinare, che punta a costruire un nuovo immaginario attorno ai fiumi ed alle acque.