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CONTRATTI DI FIUME: VA AVANTI IL PERCORSO IN TOSCANA

Pubblicato il 29/05/2025

Va avanti, con ancora più forza in Toscana, il percorso dei "Contratti di fiume"; si è svolto, infatti, un incontro fra il nuovo presidente di ANBI Toscana, Paolo Masetti, il responsabile di ANBI Toscana per i Contratti di Fiume, Maurizio Ventavoli e Massimo Bastiani, coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume.

"Siamo molto felici di proseguire e, anzi, rafforzare il percorso dei Contratti di Fiume – dichiara il presidente, Masetti - Le realtà, che operano nel campo dell'acqua e lungo i nostri fiumi, sono molte, ma la molteplicità delle competenze si trasforma in un punto di forza, se caratterizzata da profonde e strutturate sinergie. È così che ci stiamo muovendo con progetti in vari ambiti a partire proprio dai Contratti di Fiume, che coinvolgono allo stesso tavolo soggetti portatori di interessi diversi, ma uniti da un unico obiettivo: quello di vivere e rispettare i corsi d'acqua; un obiettivo ancora più importante oggi alla luce delle risposte urgenti e condivise, che occorre dare alla crisi climatica.»

«Da sempre, i Consorzi di bonifica credono fermamente nello strumento dei Contratti di Fiume, capace di riunire attori differenti fra enti, istituzioni e cittadini – dichiara Ventavoli -. L'intento è raccogliere ogni volta, in unico progetto, i singoli disegni, le singole idee ed istanze, che si sviluppano sui corsi d'acqua. Questo strumento di lavoro rappresenta un luogo d'incontro e di confronto, dove le idee si traducono in progetti e piani operativi.»

«Ringraziamo i nuovi vertici di ANBI Toscana per aver rinsaldato la cooperazione dopo il recente passaggio di testimone al vertice – prosegue Bastiani -. I Contratti di Fiume stanno facendo importanti passi avanti a livello nazionale. Per la Toscana l'auspicio è di proseguire sul percorso intrapreso a partire dal progetto ambizioso del Patto per l'Arno, che ho recentemente presentato come esempio a livello nazionale e come modello di sinergia fra Autorità di Distretto, consorzi ed altri soggetti.»

Tutela dell'ambiente, sicurezza idrogeologica, cultura dell'acqua e vita sul fiume: sono tante le istanze e le competenze, che il Contratto di Fiume mette a sistema, offrendo maggiore possibilità di dialogo tra i diversi "stakeholders" e la definizione di un piano organico. Oggi ne esistono 23, sparsi in tutta la Toscana con specificità e tratti innovativi. Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord ha lavorato ai Contratti del torrente Serra e Vezza, a quello del fiume Frigido ed ai Contratti Lago di Porta e Lago di Massaciuccoli. Il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno ha promosso i Contratti Civis Chiana, Casentino H2O, Abbraccio d'Arno, Acque d'Arno ed il Contratto di Fiume Tevere. Nel comprensorio del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno sono nati il Contratto di Fiume Pesa e quello per l'Elsa. Il Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno partecipa ai Contratti di Fiume Egola, Fosso del Mulino, Chiecina ed al Parco fluviale dell'Era. I tre consorzi dell'Alto, Medio e Basso Valdarno, insieme ad Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale, ANCI Toscana e 49 Comuni, hanno aderito al progetto "Un Patto per l'Arno", che abbraccia l'intera asta fluviale del grande corso d'acqua toscano, proponendosi di raccogliere e valorizzare le iniziative "green" attorno all'Arno. Il Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa ha lavorato ai Contratti di Fiume Cornia, Cecina e Pecora. Il Contratto di Fiume Ombrone è portato avanti dal Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud, così come il progetto La Lama Asciano. Tutte queste realtà vedono coinvolti i consorzi di bonifica a fianco di tanti altri soggetti: dai Comuni alla Regione, dall'Autorità di Distretto ad ANCI Toscana fino ai ragazzi delle scuole, alle associazioni ed ai singoli gruppi di cittadini.

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