
Ci sarà anche ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) a salutare l'arrivo della Nave Amerigo Vespucci, martedì 10 Giugno prossimo nel porto di Genova, a conclusione di due anni in giro per il mondo. Grazie all'impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione di 5 regioni limitrofe (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana oltre alla Liguria), su invito del Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste sarà allestita una seppur ridotta area "Acqua Campus", organizzata dal Consorzio CER-Canale Emiliano Romagnolo, esempio dell'eccellenza italiana nel mondo, al pari del "veliero più bello". Partner dell'iniziativa sono: Netafim; Rivulis; Rubicon Water; SAB S.p.A; The Toro Company; Winet srl. "Siamo onorati di essere stati scelti ad essere rappresentanti del nostro Paese nel dare il bentornato all'ammiraglia della nostra flotta. Sapere che lo spazio espositivo sarà visitato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci inorgoglisce, consapevoli di essere parte dell'Italia migliore e di cui essere fieri - afferma Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – La drammatica contingenza internazionale, contro cui si è più volte alzata forte la voce del Capo dello Stato, evidenzia l'importanza della disponibilità idrica, che produce cibo e garantisce quel territorio, di cui la Nave Amerigo Vespucci è ovunque ambasciatrice." "E' ancora vivo il ricordo di quando nel 2022 fummo ricevuti al Quirinale ad ideale conclusione delle celebrazioni per il Centenario del Congresso di San Donà di Piave, dove prese avvio la moderna Bonifica, definendo i nuovi compiti di un'azione tuttora attualissima lungo l'intera Penisola- aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - Allora come oggi l'incontro con il Presidente della Repubblica rappresenta una straordinaria opportunità per il mondo dei Consorzi di bonifica, impegnati quotidianamente a garantire le condizioni di ottimale gestione delle acque di superficie, particolarmente complessa in questi anni siccitosi, prevenendo contestualmente il rischio idrogeologico. I problemi di oggi, dettati dalla crisi climatica – conclude il DG di ANBI - sono molto diversi da quelli affrontati oltre un secolo fa ma hanno la stessa urgenza e richiedono, come allora, una grande disponibilità al confronto, al dialogo, alla cooperazione."
Modificato in data 06/06/2025 15:19