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PARTITI LAVORI PER RIPRISTINO VIABILITA’ PUBBLICA PROVINCIALE POST ALLUVIONE 2023

Pubblicato il 03/07/2025

Con l'Ordinanza n. 37/2024 del Commissario Straordinario alla ricostruzione e il decreto del Presidente n. 314/2024 prendeva vita, a fine 2024, l'accordo fra la Provincia di Pesaro Urbino e il Consorzio di bonifica Marche per il trasferimento del ruolo di soggetto attuatore dalla Provincia al Consorzio, al fine della realizzazione di una serie di interventi atti a ripristinare la viabilità pubblica provinciale, compromessa dall'alluvione del 16 maggio 2023.

«Presentiamo oggi un importante e decisivo passaggio per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza della viabilità pubblica provinciale, ricadenti nei comuni di Fano, Gabicce Mare, Montegrimano Terme, Pesaro, Sassocorvaro Auditore, Montefelcino, Pergola, Cagli, Lunano, Monte Cerignone, Macerata Feltria, Mercatino Conca e Urbino. Abbiamo sottoscritto un accordo con il Consorzio di bonifica, perché dispone di una struttura adeguata a svolgere il ruolo di soggetto attuatore – sottolinea il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini – come già proficuamente dimostrato per la realizzazione degli interventi relativi all'alluvione 2022, che colpì la provincia di Pesaro e Urbino e quella di Ancona: un'azione, che si svolge in sinergia con il vicecommissario agli eventi alluvionali e la Regione Marche, che ringraziamo per la collaborazione.»

«I progetti finanziati – evidenzia il dirigente della viabilità provinciale, Mario Primavera - afferiscono a lavori urgenti per il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità pubblica provinciale. È fondamentale garantire la transitabilità delle reti viarie, che risultano colpite da gravi dissesti costituiti prevalentemente da frane, che riducono la larghezza della carreggiata, rappresentando un pericolo per gli utilizzatori, causando anche rallentamenti e problemi di viabilità a causa della necessità di senso unico alternato, dovuto alla completa impossibilità di utilizzare una delle due corsie della carreggiata completamente pervasa da fenomeni di frana.»

Al 30 giugno del 2025, sono 28 i professionisti, fra geologi e ingegneri, ai quali il Consorzio di bonifica ha affidato i lavori necessari a garantire la transitabilità in sicurezza della rete viaria nei vari comuni interessati.

«Abbiamo realizzato 14 progetti, che "accorpano" più interventi su diversi Comuni - spiega Stefano Postacchini, responsabile unico del procedimento (R.U.P.) del Consorzio di bonifica; andremo per lo più a risolvere episodi franosi che, riducendo la larghezza delle carreggiate, sono andati a limitare la sicurezza di alcuni tratti stradali e a creare notevoli disagi e disservizi nella viabilità pubblica. Ci muoveremo con gabbionate di contenimento e riprofilature delle aree franate per la messa in sicurezza di pareti e scarpate. Laddove possibile, cercheremo di usare lo stesso materiale coinvolto nel dissesto. Abbiamo previsto la realizzazione di muri di sostegno in cemento armato e opere di sottofondazione su pali, sistemazioni idrauliche superficiali e profonde con drenaggi e canalizzazioni, il ripristino funzionale e strutturale delle sedi stradali danneggiate. Visti gli esecutivi delle 28 ditte, che andranno ad operare e il coordinamento unico del Consorzio di bonifica, confidiamo di consegnare tutti i lavori nei tempi definiti dall'accordo lasciando, che i danni provocati dall'alluvione diventino solo un brutto ricordo.»

Francesca Gironi, presidente dell'assemblea del Consorzio di bonifica, sottolinea invece l'importanza della sinergia fra istituzioni e il ruolo di servizio, che il Consorzio può svolgere, vista la struttura e le competenze tecniche in tale ambito: «Le alluvioni hanno segnato profondamente la nostra regione, ma hanno anche tracciato la strada da percorrere insieme per poter arginare i danni del cambiamento climatico in atto. Viviamo un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico ed eravamo forse impreparati alla violenza di episodi come quelli, che si sono succeduti negli ultimi anni. Oggi abbiamo l'opportunità di cambiare le cose, lavorando tanto per ripristinare, quanto soprattutto per prevenire. È con questa logica, seppur con tempistiche stringenti - prosegue Francesca Gironi – che il nostro ente ha accolto la richiesta della Provincia di Pesaro Urbino di essere individuato come soggetto attuatore per la realizzazione degli interventi destinati al ripristino della viabilità in vari comuni della provincia. L'augurio che ci facciamo, almeno per il futuro, è che anche nelle Marche si segua la logica adottata da molte altre regioni italiane, dove la manutenzione del reticolo idrografico viene intesa come attività a beneficio universale, nella quale investire in maniera ampia e condivisa. Smetteremo così di rincorrere l'emergenza e saremo più preparati ad affrontare tanto le alluvioni, quanto la siccità.»

Sulla stessa falsariga anche Stefano Babini, vicecommissario per l'alluvione e che, oltre ad evidenziare il grande lavoro di squadra fatto in questi anni a livello regionale, apprezza l'attenzione e l'impegno economico, assunto dal Governo, al fine di dare una risposta concreta ai gravi danni provocati dalla sequela di alluvioni: «Tre alluvioni in due anni hanno messo a dura prova la nostra regione. Già dalla devastante alluvione del settembre 2022, il commissario Acquaroli ha richiesto la collaborazione di tutti gli attori istituzionali coinvolti. Abbiamo iniziato da subito a collaborare con il Consorzio di bonifica, che ringraziamo per il lavoro svolto finora. L'esperienza positiva a mio avviso del 2022 si è voluta replicare anche per le altre alluvioni del '23 e '24. Grazie anche alla Provincia di Pesaro Urbino per la costante disponibilità e collaborazione, a partire dai tecnici e da tutta l'amministrazione provinciale. Insieme ce la faremo. Un grazie particolare mi sia concesso al Governo, che ha messo a disposizione le risorse necessarie, mai come in questi ultimi anni, per il ripristino delle infrastrutture danneggiate e per la mitigazione del rischio.»

Chiude le riflessioni intorno a questa fattiva collaborazione fra enti, l'assessore regionale alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi: «Oggi è una data molto significativa, perché si entra nel merito degli interventi per ripristinare la viabilità delle strade provinciali, danneggiate dall'alluvione 2023. Già nei mesi addietro erano stati definiti tutti gli interventi, finanziati con somme consistenti, da realizzare nei comuni più toccati da questo disastroso evento atmosferico. In questo caso, i lavori riguarderanno, nello specifico, le strade provinciali, per le quali sono stati erogati 17.500.000 euro. Sono stati raggruppati in 14 appalti diversi e già tutti assegnati; quindi entro breve, su tutto il territorio provinciale di Pesaro Urbino più toccato dall'alluvione del 2023, partiranno i lavori. Questo, grazie all'impegno della struttura commissariale, alla Regione Marche che ha individuato i comuni e le zone più colpite, al Governo che ha finanziato questi interventi e al Consorzio di bonifica, che li ha avuti in affidamento. Si riesce così a risanare un'intera viabilità e a concludere lavori importanti, che si attendevano da anni, poiché si tratta di strade, il cui stato di percorribilità era già compromesso e che l'alluvione ha ulteriormente danneggiato.»

Gli interventi sono finanziati attraverso il P.N.R.R. (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro. Il ruolo di soggetto attuatore è stato riconosciuto al Consorzio di bonifica delle Marche con l'Ordinanza del Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 48/2025, firmata da Fabrizio Curcio, Commissario Straordinario alla Ricostruzione nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche.

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