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NUOVA VITA PER LE TUBAZIONI DEL SABBIONCELLO

Pubblicato il 14/03/2016

Si avviano a conclusione i lavori alle tubazioni dell'impianto Sabbioncello a beneficio di oltre 60.000 ettari ad uso agricolo.

Un anno di lavoro e 2 milioni di euro investiti: queste le cifre dell'importante intervento attuato per riportare a piena funzionalità uno degli impianti del Consorzio di bonifica Burana più importanti per la distribuzione di acqua per irrigazione, ma non solo, nella Bassa Modenese.

Dopo le criticità idrauliche degli ultimi 15 giorni e che hanno visto il Consorzio di bonifica  Burana impegnato nella salvaguardia dei territori di propria competenza, investiti da forti piogge e battuti da venti impetuosi, si pensa così ad affrontare la stagione irrigua 2016, portando a conclusione i lavori di sostituzione di un tratto di sei tubazioni fino allo sbocco nel "bacino di calma" dell'impianto Sabbioncello situato sul Po a Quingentole,  principale impianto per l'approvvigionamento idrico del comprensorio consortile di pianura.

Il finanziamento complessivo pari a 2.000.000 di euro, stanziato dal commissario delegato per la ricostruzione post-sisma della Regione Emilia-Romagna, riporta alla piena funzionalità l'impianto, attivo dal 1957, compromesso da usura, lesionato a seguito del sisma di maggio 2012 e dall'importante sciame sismico dei mesi successivi.

Il direttore dell'ente consorziale, Cinalberto Bertozzi, spiega infatti che "le vecchie tubazioni del Sabbioncello, che sono state ora sostituite, erano ancora le originali del 1957 in acciaio al carbonio e presentavano evidenti segni di usura, aggravati dal terremoto del 2012. Le nuove tubazioni installate sono in acciaio inox e anti-sismiche e sono dotate di specifici rinforzi, che ne massimizzano la stabilità, pur mantenendo le stesse geometrie. Parliamo di tubazioni di 1 metro e mezzo di diametro e che da oltre cinquant'anni sopportavano importanti carichi d'acqua,per oltre sei mesi  all'anno, destinati al Canale Sabbioncello e quindi ad  irrigare le campagne. L'acqua prelevata dal fiume Po viene sollevata  in contropendenza, con la forza delle pompe idrovore di Sabbioncello e di altri impianti minori, per essere distribuita attraverso i canali, arrivando fino alle porte di Modena:  40 chilometri più a sud di dove è partita."

Il presidente del "Burana", Francesco Vincenzi: "Sabbioncello è al servizio di oltre 60.000 ettari nelle province di Modena, Mantova e Ferrara, votate a prodotti di pregio, che sono portanti per l'economia agricola di queste zone senza trascurare l'importante ricaduta ambientale di un reticolo idrico colmo d'acqua durante il periodo primaverile ed estivo. I lavori, seppure durati oltre un anno, non hanno mai interrotto la fornitura di acqua per l'irrigazione. Se pensiamo alla siccità dell'estate scorsa, si può facilmente intuire che è grazie al servizio irriguo fornito dal Sabbioncello che raccolti ed ecosistemi si sono salvati."

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