
"L'ascolto e l'uso dei saperi locali sono un bel segnale per migliorare la qualità della propria azione, oltreché di attenzione al nuovo principio costituzionale di tutela degli ecosistemi; ringraziamo il Consorzio di bonifica e il suo Presidente per aver accolto la segnalazione del Centro Ornitologico Toscano sulla nidificazione dei gruccioni": il significativo riconoscimento per il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno arriva dal Contratto di Fiume Pesa. "E' un'attestazione particolarmente importante per noi, che siamo impegnati quotidianamente nella valorizzazione delle aree interne, oggetto di un costante, quanto pericoloso esodo, perché è lì che nasce la sicurezza idrogeologica di un territorio fragile come quello italiano" aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). La Pesa, infatti, ha un marcato regime torrentizio: in estate è per un lungo periodo quasi completamente asciutta in tutta la bassa valle, mentre d'inverno non mancano le grandi piene con zone di forte erosione ed altre di abbondante deposito di materiale (sassi e ghiaie). Per riequilibrare quella, che sarebbe la naturale dinamica fluviale, interviene spesso il Consorzio di bonifica e, proprio in questo senso, all'altezza di Ginestra Fiorentina nel comune di Montespertoli, era tutto pronto per cominciare un intervento di rimodellazione su circa 300 metri d'alveo, in modo da operare adesso in regime di magra; una segnalazione della presenza di una colonia di gruccioni sulle pareti verticali, frutto di frane ed erosioni di sponda, ha però suggerito una riprogrammazione dell'intervento per fine Agosto. "Quando andremo ad intervenire – spiega il Presidente del "Medio Valdarno", Paolo Masetti – cercheremo anche di limitare l'impatto sulle acque e sui pesci provvedendo, se necessario, allo spostamento dell'ittiofauna presente." Allo stesso modo, il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno stava per avviare un intervento a valle dell'abitato di Ponte a Poppi, dove il "fiume di Firenze" presenta una vistosa erosione sulla sponda sinistra. Durante l'ultimo sopralluogo, però, ci si è imbattuti in decine di nidi scavati nella scarpata sabbiosa: è una vivace colonia di gruccioni (Merops apiaster), coloratissimi uccelli migratori protetti, che in quel tratto hanno trovato un habitat ideale per nidificare; anche qui, per tutelare la riproduzione, l'ente consortile ha deciso di rinviare l'inizio dei lavori a dopo il 20 Agosto, consentendo così a tutti i piccoli di involarsi e lasciare in sicurezza il sito. I lavori saranno comunque conclusi entro i primi giorni di Settembre, prima quindi delle piogge autunnali e dell'innalzamento dei livelli del fiume Arno. "In corrispondenza dell'area di intervento - spiega l'ornitologo, Davide Ridente - è stata rilevata la presenza di una numerosa colonia di gruccioni, specie gregaria che depone le uova tra la metà di Maggio e la fine di Giugno. Abbiamo individuato circa 60 nidi, profondi fino a tre metri, in gran parte attivi. Sono stati inoltre osservati almeno 15 esemplari impegnati nella cura della prole." "Anche in questo caso - sottolinea la Presidente dell' "Alto Valdarno", Serena Stefani - abbiamo scelto di coniugare la prevenzione del rischio idraulico con la tutela della biodiversità: riteniamo che questa sia la strada maestra per una gestione sostenibile del territorio." "E' un approccio condiviso dal nostro mondo ed è indicato con chiarezza nelle linee guida per la protezione dell'avifauna durante la manutenzione dei corsi d'acqua, fissate dal Protocollo sottoscritto con la Lega Italiana Protezione Uccelli. L'economia della manutenzione deve nascere da una nuova consapevolezza dei valori del territorio: noi siamo orgogliosi di esserne esempio" conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.