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IN ITALIA, 35.000 BENI CULTURALI MINACCIATI DAL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Pubblicato il 17/03/2016

Nasce il Tavolo delle Geoscienze, che vedrà un'alleanza tra tutte le società del settore.
"In Italia abbiamo circa 35.000 beni culturali, esposti a rischio frane. Più di 7.000.000 di italiani  - afferma Vincenzo Morra, docente al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università Federico II di Napoli - sono in aree ad elevato rischio idrogeologico e poi ci sono edifici pubblici come ospedali e scuole in aree ad elevato rischio sismico ed idrogeologico." 
"L'81,1% del territorio comunale di Minori, ad esempio, è interessato da livelli di rischio elevato o molto elevato da frana o da colata. Tale percentuale - dichiara il sindaco, Andrea Reale - sfiora il 100%, se andiamo a considerare le sole aree urbanizzate". Il Comune di Minori, sulla mitigazione del rischio idrogeologico, è disposto ad investire tutte le risorse necessarie.
"Siamo disposti, prosegue Reale, anche ad un mutuo qualora la Regione Campania non dovesse aiutarci in un importante progetto di monitoraggio, che il Comune di Minori metterà in campo. Oggi abbiamo presentato ufficialmente il sistema di monitoraggio strumentale, che metteremo in campo a Minori. Si tratta di un sistema  di  preallertamento esteso a tutto il bacino di riferimento e che, facendo ricorso alle tecnologie più appropriate, consentirà  di monitorare costantemente il fenomeno franoso e, in caso di necessità, di  lanciare in tempo utile l'allarme alla popolazione; è inoltre prevista l'esecuzione di  un vasto programma volto alla realizzazione di interventi  per la mitigazione delle condizioni di pericolo e, soprattutto, per l'esecuzione degli indispensabili interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, la riduzione della vulnerabilità degli edifici direttamente esposti agli impatti da eventi calamitosi ed il coinvolgimento della popolazione: il cittadino sarà la prima sentinella di questo sistema."

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