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OSSERVATORIO PERMANENTE UTILIZZI IDRICI: INDIVIDUATE SOLUZIONI PER SCONGIURARE MANCANZA D’ACQUA

Pubblicato il 01/08/2025
L'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale è al lavoro per mitigare le conseguenze e gli effetti della siccità, che stringe d'assedio le principali fonti di approvvigionamento idrico del distretto, riuscendo ad assicurare i necessari apporti idrici ai territori, grazie ad un'accurata opera di monitoraggio delle fonti e di mediazione tra interessi potenzialmente contrapposti. È quanto emerso durante la seduta dell'Osservatorio Permanente Sugli Utilizzi Idrici. Per sopperire al significativo decremento di disponibilità idrica alle fonti di approvvigionamento campane, dal 25 luglio scorso, grazie alla disponibilità manifestata dalla Regione Lazio, è stato assentito l'incremento temporaneo di 600 litri al secondo del prelievo in favore dell'Acquedotto Campania Occidentale presso le sorgenti del fiume Gari. Tutto questo è stato il risultato dell'intervento istituzionale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, che vi ha lavorato per oltre un mese ed ha consentito di stabilizzare l'approvvigionamento dei sistemi idrici, connessi al Sistema della Grande Adduzione Primaria di Interesse della regione Campania, costituendo l'avvio di uno specifico accordo. L'intesa ha anche dato via libera al Tavolo per le compensazioni ambientali verso i comuni del frusinate, dove si verificano criticità e turnazioni, richiesto dalla Regione Lazio. "In questo modo – sottolinea Vera Corbelli, Segretaria Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale – è stata affrontata e superata, in maniera sinergica e virtuosa, una situazione di potenziale crisi idrica." Al contempo, l'Autorità di Bacino Distrettuale, d'intesa con i componenti del Tavolo Tecnico Permanente istituito dall'Accordo Campania-Puglia-Autorità di Bacino (Regione Campania, Regione Puglia, Autorità di Bacino, Ente Idrico Campano, Autorità Idrica Pugliese, Alto Calore Servizi e Acquedotto Pugliese) ha messo a punto i nuovi scenari di ripartizione delle risorse presso le sorgenti di Cassano Irpino a brevissimo periodo e che saranno costantemente soggetti ad aggiornamento in relazione alle disponibilità ed alle esigenze territoriali. Similmente l'Autorità, d'intesa con i soggetti interessati (Regioni, gestori) sta proseguendo, come già avvenuto lo scorso anno, nel monitoraggio delle disponibilità alle sorgenti del Biferno, per le quali si conferma l'andamento e la riduzione già riscontrati nel 2024, potendosi quindi al momento confermare le azioni di ripartizione già adottate l'anno scorso, al fine di garantire anche l'approvvigionamento potabile dell'area beneventana. "In questo periodo sono stati convocati altri Tavoli tecnici con le altre Regioni, tra cui anche quello per lo schema dell'Ofanto e che vede il coinvolgimento di Basilicata e Puglia" ricorda il Segretario Generale, sottolineando l'esigenza di porre in essere al più presto interventi mirati a ridurre la dispersione dell'acqua nelle reti per evitare il ripetersi di nuove emergenze in futuro. Il programma di erogazioni definito dal Tavolo Tecnico Ofanto all'avvio della stagione irrigua è stato rimodulato nella recente seduta del 18 luglio. È stata concordato un incremento di circa 1 milione di metri cubi nella dotazione originariamente assegnata ad uso irriguo alla Basilicata, lasciando invariata la riserva potabile presso l'invaso di Conza e quindi operando in modo da salvaguardare le scarse disponibilità attuali dell'invaso. L'Autorità di Bacino Distrettuale, tra le altre azioni, ha predisposto un percorso per la delimitazione delle misure di salvaguardia, con il supporto scientifico dell'Università di Bologna "Alma Mater Studiorum" – Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Il Segretario Generale ricorda anche che ai primi di luglio c'è stato un incontro, tra i rappresentanti della Regione Molise e dell'Autorità di Bacino Distrettuale, per un confronto tecnico-istituzionale, al fine di trattare il trasferimento d'acqua dalla diga del Liscione al sistema Finocchito/Occhito. In relazione alla situazione di criticità presente sul territorio distrettuale, il livello di severità idrica risulta per il comparto potabile: - elevato per le province di Crotone, Reggio Calabria, per lo schema Basento-Camastra-Agri, le province di Avellino e Benevento; - medio con tendenza ad alto per la Puglia, il Lazio, il Molise, la provincia di Salerno, la provincia di Chieti e per 11 comuni della provincia di Potenza, serviti dallo schema Vulture-Melfese e per tutti i 33 comuni in provincia di Matera, serviti dallo Schema Collina Materana; - medio per la Basilicata (ad eccezione dello schema Basento-Camastra-Agri e degli 11 comuni suddetti dello schema Vulture-Melfese), la Calabria (ad eccezione delle province di Reggio Calabria e Crotone), le province di Caserta e Napoli; - basso con tendenza a medio per il "sub-ambito marsicano" (Abruzzo). per il comparto irriguo: - alto per la Basilicata, la Calabria, il Lazio e la Puglia; - medio per il restante territorio distrettuale. Hanno partecipato all'Osservatorio: la Protezione Civile, la Struttura di Missione del Commissario per l'emergenza idrica, il Ministero dell'Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dell'Agricoltura, il Ministero della Cultura, ISPRA, le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, , Molise e Puglia, ISTAT, ANCI, CREA, IRSA-CNR, ANBI, ANEA, EIC, AIP, Utilitalia, AQP, A2A, Enel Green Power, Acque del Sud.

 

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