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RIUSO ACQUE REFLUE: CONFRONTO GESTORI-UTILIZZATORI

Pubblicato il 22/09/2025

A Milano, l'Ordine degli Ingegneri della provincia ha organizzato il convegno "Aspetti territoriali, economici e tecnologici per una circolarità nell'uso delle acque"; obiettivo: il riuso idrico, una tematica tanto complessa, quanto cruciale per il futuro delle attività produttive, analizzata in molti aspetti, ascoltando le esperienze di diversi stakeholder (dal servizio idrico integrato al mondo produttivo, dalle associazioni ambientaliste agli utilizzatori irrigui). Il convegno si inseriva nella più ampia rassegna di "MilanoSweek", che propone una serie di incontri, workshop ed eventi per affrontare i temi cruciali della trasformazione urbana e sociale, nonchè per costruire una rete di confronto aperta e collaborativa tra attori pubblici e privati. 

Dopo i saluti di Carlotta Penati, presidente dell'Ordine, ha preso la parola Alessandro Beduschi, assessore ad agricoltura sovranità alimentare foreste di Regione Lombardia, che ha ricordato come Milano faccia parte di un sistema virtuoso di gestione idrica, che vede nei consorzi di bonifica la realizzazione di una visione oculata e lungimirante, che resiste da secoli. 

Si tratta di un sistema, che ha saputo affrontare molte difficoltà nel corso del tempo e che oggi è chiamato a rispondere a nuove sfide. Le più importanti sono quelle della conflittualità negli usi (resa oggi ancora più complessa dalla diffusione delle pompe di calore e dalla comparsa dei "data center" particolarmente idroesigenti) e del mutamento delle disponibilità di risorsa idrica a causa del cambio climatico, che renderà sempre più torrentizi i regimi estivi dei corsi d'acqua.

Di questi temi si è discusso nella tavola rotonda, cui ha partecipato anche Fabio Olivotti per ANBI Lombardia.

Dagli interventi è emerso come il riuso sia imprescindibile per realizzare la circolarità dell'uso dell'acqua, ma anche come sia necessario affiancarlo ad altri temi importanti come quello della qualità dell'acqua restituita e dell'efficientamento dei sistemi di utilizzo. Olivotti ha voluto rimarcare la necessità di un'attenta pianificazione dei territori, in cui il riuso verrà maggiormente utilizzato, auspicando che nel frattempo il quadro normativo possa divenire più chiaro; in Italia siamo infatti in attesa che vengano elaborati i Piani di gestione dei rischi previsti dai Regolamenti (UE) 2020/741 e 2024/1765, che stabiliranno i parametri chimico-fisici per il riutilizzo dell'acqua. Il riuso potrà senz'altro rappresentare un aiuto fondamentale in aree cronicamente soggette a scarsità idrica, purché venga applicato in maniera coordinata ed in sinergia con i consorzi di bonifica.

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