A MILANO
FRANCESCO VINCENZI (Presidente ANBI – Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) "DIFENDERE L'ACQUA PER DIFENDERE L'ECONOMIA DEL PAESE ITALIA. SERVONO URGENTEMENTE I BANDI PREVISTI DAL PNSR" "La recente legge sulla difesa del suolo approvata dalla Regione Lombardia è un atto di coraggio, che deve diventare esempio nazionale, perché introduce principi, come l'invarianza idraulica, da tempo sostenuti dai Consorzi di bonifica cui, per altro, la normativa riconosce competenze come ente di area vasta; non possiamo peraltro evitare di sottolineare che analogo provvedimento nazionale contro il costante consumo di suolo giace invece da tempo in Parlamento." Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque irrigue (ANBI), intervenendo al convegno "Lombardia d'acqua", organizzato a Milano da ANBI Lombardia, presenti ben 4 assessori regionali. "Difendere l'uso agricolo, quindi irriguo, dell'acqua – insiste il Presidente ANBI – significa non solo tutelare l'ambiente, ma salvaguardare l'economia del Paese. Se è vero che la disponibilità di risorsa idrica incrementa notevolmente la produzione lorda vendibile nel settore primario, da cui dipende l'84% del made in Italy agroalimentare, è altrettanto vero che non ci sarebbe un paesaggio ricco di biodiversità e quindi volano per il turismo, se non ci fosse acqua nei 180.000 chilometri del reticolo idrografico minore, gestito dai Consorzi di bonifica. Per questo è importante avere candidato il paesaggio irriguo lombardo a patrimonio Unesco, perchè significa contribuire a diffondere la cultura del nostro territorio. Gli evidenti cambiamenti climatici – prosegue Vincenzi – obbligano però alla programmazione delle risorse idriche; per questo, ai primi segnali di una stagione siccitosa, abbiamo sollecitato l'istituzione tempestiva di cabine di regia per una gestione della risorsa idrica, che contemperasse i diversi interessi nel rispetto delle priorità d'uso previste dalla legge. Di fronte ad un'Europa spesso sorda alle esigenze dell'agricoltura italiana – conclude il Presidente ANBI - serve fare squadra ad iniziare dall'ormai urgente necessità di varo dei bandi previsti dal Piano Nazionale di Sviluppo Rurale."