Oltre 3 milioni d'acqua affinata alle 4000 aziende agricole, che operano su 7000 ettari nel territorio dell'Alto Tavoliere: è questa la potenzialità del nuovo impianto per il riuso delle acque depurate ad uso agricolo, realizzato dal Consorzio per la bonifica della Capitanata e da AQP – Acquedotto Pugliese a San Severo, nel Foggiano, una provincia dove quest'anno si è dovuto sacrificare l'agricoltura irrigua per destinare le acque residue al consumo potabile in una delle estati più calde mai registrate.
Si tratta del progetto di completamento ed adeguamento funzionale del Distretto 11 Fortore, realizzato e già collaudato, grazie ad un finanziamento regionale di 20 milioni di euro (Patto per la Puglia – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014/2022).
"E' questa un'ulteriore, importante dimostrazione del percorso, che stiamo perseguendo con le grandi società idriche del Paese per utilizzare una massa d'acqua determinante di fronte all'incertezza meteo, causata dalla crisi climatica; contestualmente ribadiamo la necessità di avviare il Piano Nazionale Bacini Idrici Mutifunzionali, proposto con Coldiretti per aumentare le capacità di trattenere le acque di pioggia: in Italia siamo all' 11%, mentre Francia e Spagna superano il 30%" dichiara Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
"Parte dalla provincia di Foggia una nuova forma di gestione idrica collettiva e quello di San Severo è il più grande impianto complesso della Puglia - afferma la Direttrice Generale di AQP-Acquedotto Pugliese, Francesca Portincasa – Oltre tre milioni di metri cubi d'acqua non vanno più buttati a mare, ma sono a disposizione dell'agricoltura foggiana, che sta attraversando un periodo drammatico a causa della scarsità idrica."
"Il nostro compito - spiega il Presidente del Consorzio per la bonifica della Capitanata, Giuseppe De Filippo - è quello di distribuire l'acqua, che AQP provvede ad affinare. Grazie a questo impianto si recupereranno circa 100 litri d'acqua al secondo da destinare all'agricoltura, in attesa di inaugurare gli impianti di Foggia e di importanti centri della provincia dauna per arrivare ad utilizzare almeno altri 15 milioni di metri cubi d'acqua. Recuperare e riutilizzare l'acqua reflua è un investimento per l'agricoltura, per l'ambiente e per le nuove generazioni."
"Come ANBI lavoriamo per unire molteplici competenze, come quelle dei Consorzi di bonifica e dei gestori del servizio idrico, aiutando così le Istituzioni a prendere le decisioni migliori. Da parte nostra, abbiamo la precisa volontà di utilizzare tutte le acque reflue, che possono essere riutilizzate, garantendo però la salubrità del cibo, nonché la tutela dell'eccellenza del made in Italy agroalimentare. Quello foggiano è un esempio virtuoso" aggiunge il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.
"L'adeguamento del Distretto 11 Fortore segna un vero cambio di passo - conclude il Direttore dell'ente consortile foggiano, Francesco Santoro - La tecnologia adottata ci consentirà di trasformare l'acqua reflua da scarto a risorsa, riducendo l'impatto ambientale con benefici concreti per il territorio."