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ANBI PER L'INNOVAZIONE : LA TEDESCA ENERGYMINER VINCE LA STARTUP COMPETITION “IL VALORE DELL’ACQUA 4.0”

Pubblicato il 05/11/2025

È la tedesca Energyminer, con base anche in Italia, la vincitrice della 6° edizione della Startup Competition "Il valore del'acqua 4.0", organizzata da Urban Hub Piacenza.

"Energyminer" sta sviluppando una nuova forma di energia idroelettrica con centrali rispettose della fauna ittica: gli impianti proposti, infatti, galleggiano sul fiume, sono modulari e scalabili, nonchè funzionano in blocco; la tecnologia fornisce energia in modo continuo (giorno e notte) dai corsi d'acqua a flusso libero, colmando il divario tra le energie rinnovabili fluttuanti e la reale capacità di carico di base.

"Come ANBI sosteniamo questo genere di iniziative, contribuendo a dare visibilità alle idee più adatte al nostro mondo - evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue – I Consorzi di bonifica ed irrigazione, autentici laboratori a cielo aperto, possono essere partner ideali per sviluppare nuove soluzioni."

"D'altronde – aggiunge il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano - l'innovazione è uno dei capisaldi della nostra strategia di adattamento alla crisi climatica e che si basa anche su manutenzione, infrastrutture, cultura dell'acqua."

Dopo una significativa selezione a sfidarsi sono state 8 startup con proposte in 4 settori e replicabili in diversi contesti: efficientamento energetico, contrasto all'inquinamento da materiali plastici, sistemi per l'agricoltura di precisione, monitoraggio del territorio e delle infrastrutture.

Le altre startup finaliste sono state: "eMomentum" (Milano), che sviluppa sensoristica utile all'individuazione dei malfunzionamenti di pompe e motori; "RiverCleaning" (Vicenza), che integra sensoristica multimodale (strumenti per la propagazione del suono sott'acqua e telecamere multispettrali), automazione ed algoritmi elaborati dall'Intelligenza Artificiale per identificare e separare in tempo reale plastica e detriti organici; "eWorking" (Pescara) che, grazie all'Intelligenza Artificiale, personalizza la formazione del personale di enti ed aziende, adattando i contenuti da esporre; "Neft Drone" (Milano) che, utilizzando droni industriali e modelli 3D interoperabili con altri software, conduce ispezioni di dighe, condotte e spazi confinati: "Avacam" (Mantova), che analizza e monitora movimenti franosi del terreno, scattando immagini in timelapse, restituendo mappe di cambiamento e previsioni in tempo reale; "Plantvoice" (Bolzano), che ha sviluppato un biosensore brevettato, che legge in tempo reale la linfa vegetale, rivelando stress idrico, nutrizionale o da patogeni; "Hestia Technologies" (Piacenza), che ha sviluppato Centinel, una piattaforma che ricrea una copia digitale in tempo reale dello spazio aereo e perimetrale attorno ad infrastrutture strategiche, trasformando la sicurezza da semplice sorveglianza a comprensione cognitiva dello spazio in tempo reale.

Alla Startup Competition "Il Valore dell'Acqua 4.0" contribuiscono il Consorzio di bonifica di Piacenza, il Consorzio di 2° grado per il Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R.), la Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (campus di Piacenza) con il supporto di Startupiacenza (incubatore e acceleratore di startup), ART-ER (società consortile dell'Emilia Romagna per lo sviluppo dell'innovazione), IN-ER (Incubators Network of Emilia-Romagna).

"Alcune startup in gara – commenta Luigi Bisi, Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza – hanno presentato soluzioni importanti, che meritano di essere portate agli occhi di chi può diventare un investitore o di chi, come gli enti di bonifica, può essere un utilizzatore finale. Aver coinvolto anche ANBI permette di avere una visione su scala nazionale."

Per Raffaella Zucaro, Direttrice di ANBI Emilia Romagna e Francesco Cavazza. Responsabile dell'Area Ricerca del Consorzio C.E.R., si tratta di un'edizione di buon livello: "Le idee presentate propongono soluzioni con un importante valore innovativo che, in alcuni casi, potrebbe essere adottato da realtà consortili, la cui attività mira ad una gestione sempre più efficace in fase preventiva."

Per l'Università Cattolica del Sacro Cuore (campus di Piacenza), da sempre sensibile all'imprenditorialità giovanile, interviene il docente, Stefano Amaducci: "La porta dell'Ateneo è sempre aperta per individuare sinergie utili, affinchè queste startup possano continuare la ricerca sperimentale e lo sviluppo tecnologico delle loro idee. Da noi, diversi team di ricercatori sono impegnati in studi nazionali ed internazionali per sostenere la transizione ecologica."

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