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DI FRONTE AD UNA CRISI IDRICA SENZA FINE IN SARDEGNA È CORSA CONTRO IL TEMPO: AL VIA INTERVENTI STRATEGICI PER L’AGRICOLTURA

Pubblicato il 19/12/2025

È corsa contro il tempo in Sardegna di fronte ad una crisi idrica, che si aggrava settimana dopo settimana con invasi, che si stanno esaurendo.

Il Consorzio di bonifica Nord Sardegna (CBNS) ha ufficializzato cinque nuove convenzioni con la Regione: un pacchetto di opere dal valore complessivo di oltre 23 milioni di euro (Fondi FSC e Piano Regionale di Bonifica). L'obbiettivo è di trasformare la gestione dell'acqua, rendendola più sicura, moderna e capace di resistere alla crisi climatica con immediata operatività: nei primi mesi del 2026 si darà il via alla progettazione esecutiva ed alle procedure di gara per i lavori più urgenti.

"Ancora una volta, i Consorzi di bonifica ed irrigazione dimostrano un'efficiente capacità operativa a fronte di tempistiche dei soggetti decisori, ormai incompatibili con la velocità dei cambiamenti climatici. La prevenzione nasce anche dallo snellimento degli iter burocratici" ricorda Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

"E' l'avvio di una programmazione attesa da anni - aggiunge il Presidente del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna, Anton Pietro Stangoni - Grazie alle risorse FSC ed ai fondi del Piano Regionale di Bonifica, possiamo ora intervenire sui punti più fragili e strutturali della rete. È una scelta strategica e concreta a servizio dell'agricoltura riconosciuta valore economico e sociale del nostro territorio."

Ecco gli interventi nel dettaglio:13.400.000 euro sono destinati alla Piana di Chilivani con la nuova derivazione dal rio Mannu: l'imponente opera garantirà una fonte d'acqua sicura per un distretto cruciale; 4.500.000 euro andranno all'impermeabilizzazione del canale irriguo di Perfugas per evitare dispersioni; 3.100.000 euro serviranno alla rete Chilivani-San Nicola per eliminare l'interferenza della condotta anello con il quartiere di San Nicola; 1.760.000 euro prenderanno la via della Bassa Valle del Coghinas per la razionalizzazione del settore irriguo a La Muddizza; 250.000 euro saranno infine utilizzati per la manutenzione degli impianti di sollevamento di Sugliana a Valledoria. 

"Una parte importante di questi investimenti riguarda la Piana di Chilivani, un'area agricola fondamentale per allevamenti e colture foraggere - sottolinea il Vicepresidente dell'ente consorziale, Francesco Pala - Con i nuovi interventi avremo una rete più sicura e ridurremo i rischi di fermo irriguo, grazie alla derivazione dal rio Mannu. Per gli agricoltori significa programmazione, affidabilità e minori vulnerabilità." 

Il Direttore Generale di CBNS, Giuseppe Bellu, evidenzia invece la visione tecnica: "I progetti, che ora prendono avvio sono frutto di un lavoro tecnico multilivello: analisi idrauliche, rilievi infrastrutturali e confronto con i distretti. Sono opere pensate non solo per risolvere criticità attuali, ma per costruire un sistema più moderno, digitale ed interconnesso. Ora inizia la fase operativa, con progettazioni esecutive, autorizzazioni e programmazione dei cantieri."

Il Consorzio di bonifica del Nord Sardegna organizzerà, come consuetudine, una serie di incontri informativi con gli agricoltori prima dell'avvio dei cantieri.

Una significativa novità arriva anche dal Sud dell'Isola: la Giunta Regionale sarda ha destinato 500.000 euro al Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale per realizzare il progetto di fattibilità tecnico-economica "Riconversione ed efficientamento del sistema di approvvigionamento idrico nell'agro di Decimoputzu, Villasor e Villaspeciosa": si tratta di un importante passo avanti nella riconversione ed infrastrutturazione irrigua del territorio. Il costo stimato per la realizzazione del primo lotto d'intervento è di circa 14 milioni di euro.

"È un intervento atteso da tanti anni e di cui finalmente si può avviare la progettazione – dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - E' una risposta in alternativa all'utilizzo dei pozzi e della rete potabile, confermando i Consorzi di bonifica ed irrigazione come ufficio progettazione a servizio del territorio."

In sostanza si andrà a progettare una condotta adduttrice di alimentazione dalla diga di Genna Is Abis: un intervento finalizzato alla salvaguardia ambientale di un territorio a forte vocazione agricola con effetti benefici sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale delle aree interessate.

"In primo luogo si intende salvaguardare le acque di falda, riducendone lo sfruttamento, che comporta anche costi importanti per le aziende – spiega il Presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale, Efisio Perra - Si preservano gli equilibri ambientali, si evita la risalita del cuneo salino, consentendo la ricarica della falda."

Gli effetti benefici potranno garantire anche un migliore apporto d'acqua dolce al compendio lagunare di Santa Gilla, limitando la quantità d'acqua svasata dalla diga in caso di piena, perché buona parte sarà destinata a soddisfare il fabbisogno irriguo dell'area agricola dei tre comuni interessati.

"Crediamo sia un azione strategica in un contesto di cambiamenti climatici ed eventi estremi, che stanno caratterizzando la nostra regione" conclude Perra.

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