PROGETTI ANBI
Sono giorni di grande caldo per l'agricoltura mantovana e a pieno regime è il sistema irriguo nei Consorzi di bonifica "Terre dei Gonzaga in Destra Po" e "Territori del Mincio". Al momento non si registrano criticità di sorta, anche se c'è preoccupazione per i 3 o 4 gradi sopra la norma che, se prolungati e assommati al soleggiamento, potrebbero inaridire considerevolmente i terreni mantovani dove, in queste ore, l'acqua serve dal pomodoro ai meloni, dalle foraggere al riso e alle orticole. Rimbalza così a Mantova il tema "qualità delle acque irrigue" trattato anche alla recente assemblea nazionale ANBI a Roma. Sul fronte dell'utilizzo, se alle aziende compete una produzione di qualità, sul fronte della distribuzione irrigua entrano in campo i consorzi di bonifica.
"E' anche dalla qualità delle acque che dipendono le principali produzioni mantovane – spiegano le presidenti dei Consorzi di bonifica "Terre dei Gonzaga in destra Po" e "Territori del Mincio", Ada Giorgi ed Elide Stancari - Uno studio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dimostra che al Nord il valore di un ettaro di terreno irrigato si incrementa di 13.500 euro rispetto a un ettaro non irrigato; anche per questo sosteniamo la proposta dell'ANBI di responsabilizzare chi inquina le acque irrigue, causando perdite di valore nella produzione."
Così, mentre il Consorzio Terre dei Gonzaga invita gli agricoltori a sostenere la qualità delle produzioni con il sistema irriguo "esperto" Irriframe, il Consorzio Territori del Mincio ricorda come il sistema della canalizzazione mantovana (oltre 2400 chilometri di canali), consenta grazie a molteplici sbarramenti di recuperare plastiche e rifiuti gettati nelle acque.
"L'appello è alle persone di buona volontà, perché rispettino i canali per non trasformarli in luoghi di discarica e, ai Comuni, perchè potenzino i sistemi di depurazione."
