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PRIMO BILANCIO DI “LIFE RINASCE”, PROGETTO EUROPEO PER UNA GESTIONE IDRICA PIU’ SOSTENIBILE E SICURA

Pubblicato il 06/12/2016

Oltre un centinaio di interessati (agronomi, geologi, studenti ed esperti dei temi ambientali, provenienti da tutta l'Emilia Romagna) si sono ritrovati a Reggio Emilia per un'iniziativa promossa e organizzata dal Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale in collaborazione con l'Assessorato alla Difesa del Suolo, Ambiente, Costa e Protezione Civile della Regione Emilia Romagna. Grazie ad un finanziamento di circa 2 milioni di euro dalla Comunità Europea, il Consorzio, con il supporto attivo dei tecnici regionali, sta concretizzando nei comuni di Gualtieri, Carpi e Novi, l'ambizioso progetto LIFE Rinasce, mirato alla riqualificazione e rinaturalizzazione dei corsi d'acqua, un' iniziativa non solo legata alla conservazione degli elementi vitali ma, in maniera inscindibile, ai protocolli di sicurezza, anti alluvionali e anti dissesto idrogeologico, che stanno contribuendo ad individuare soluzioni tangibili per la mitigazione delle ripercussioni più negative dei mutamenti climatici sul territorio, sia in ambito urbano che rurale. "LIFE Rinasce", che oggi riguarda 3 comuni del comprensorio dell'Emilia Centrale tra le province di Reggio Emilia e Modena, si presenta come un possibile modello esportabile, al fine di rendere maggiormente integrata la rete idraulico-ambientale. Il progetto ha una durata di 4 anni, ma consegna già ora, alla collettività, una fase operativa che, riportando i corsi d'acqua verso condizioni più "naturali", recupera aree di laminazione per contenere eventuali portate di acqua eccedente e, in modo contestuale, rinnova l'ecosistema, mantenendo i livelli idrici con l'opportunità di poter effettuare la corretta manutenzione dell'alveo. I canali, oggetto degli interventi gestiti dal Consorzio dell'Emilia Centrale, sono il Collettore Alfiere, il Canale della Acque Basse Modenesi e il Canale Diversivo Fossa Nuova Cavata. Particolarmente soddisfatti di quanto fatto finora sono stati i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte, concordi nell'attribuire una funzione non solo sperimentale, ma molto pratica nell'ottica della manutenzione, mitigazione e contenimento delle piene.

 

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