L'agricoltura di mezza Italia è in difficoltà con decine di migliaia di ettari di verdure, pronte per la raccolta, bruciate dal gelo, serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, animali morti, dispersi e senz'acqua perché sono gelate le condutture, ma anche aziende e stalle isolate, che non riescono a consegnare il latte quotidiano e le verdure. Dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall'Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria sono migliaia le aziende agricole, che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta (dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole) per effetto del gelo, che ha bruciato le piantine, ma – sottolinea Coldiretti - gravi danni si sono verificati anche negli agrumeti così come nei vigneti di uva da tavola, che hanno ceduto sotto il peso della neve. Tonnellate di latte sono state gettate per l'impossibilità di consegnarlo, ma con il gelo sono in tilt le consegne alimentari anche di altri prodotti deperibili, come frutta e verdura, a causa delle difficoltà di circolazione nelle aree piu' colpite dalla neve e dall'abbassamento delle temperature.
Nelle regioni più colpite è stato necessario mobilitare anche i trattori degli agricoltori per togliere la neve dalle strade e distribuire il sale contro il gelo per ripristinare la circolazione, ma anche per scongiurare il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne; trattori attrezzati come spalaneve e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo, sono all'opera per evitare il blocco di migliaia di chilometri di strada. I mezzi agricoli possono intervenire anche dove quelli industriali sono in difficoltà per le ridotte dimensioni delle carreggiate e per le pendenze dei tracciati stradali, che caratterizzano le aree piu' colpite dall'ondata di maltempo.
La situazione è difficile nelle città, nei paesi e nelle campagne; un discorso a parte meritano le zone terremotate dove, con l'arrivo della neve e del freddo, occorre aaccelerare le procedure per garantire l'arrivo dei moduli abitativi e delle stalle a tutte le aziende ed agli allevamenti danneggiati. La neve – evidenzia Coldiretti - va, infatti, ad aggravare la situazione degli animali, che hanno bisogno di ricoveri con le stalle distrutte o inagibili.