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MALTEMPO: SECONDO COLDIRETTI, 14 MILIARDI DI DANNI IN AGRICOLTURA

Pubblicato il 12/01/2017

L'ondata di maltempo fa salire il conto dei danni all'agricoltura che, per effetto dei cambiamenti climatici, ha perso piu' di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali. E' quanto afferma Coldiretti, sulla base dei dati C.R.E.A., nel fare un primo bilancio sulla devastazione provocata dal gelo e dalla neve nell'Italia del CentroSud, dove sono state raggiunte temperature del tutto anomale.

Siccità e "bombe d'acqua", con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali, si alternano lungo l'anno lungo tutta la Penisola; anomalie si evidenziano anche a livello territoriale, come in questi giorni in cui, mentre nella provincia di Padova non piove da 40 giorni e i livelli dei grandi laghi del nord sono al di sotto della media, nel Mezzogiorno sono caduti quantitativi record di neve e le temperature sono proibitive con pesanti danni alle coltivazioni e agli allevamenti. Dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall'Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria sono decine di migliaia le aziende agricole, che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali e si contano non solo serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, ma stanno morendo anche gli animali, perche' bevono acqua ghiacciata o non riescono neppure ad essere abbeverati a causa del congelamento delle condotte idriche.

Insieme agli agricoltori a pagare il conto dei cambiamenti climatici, afferma Coldiretti, rischiano di essere i consumatori, che subiscono gli effetti delle speculazioni in una situazione, in cui i prezzi degli ortaggi aumentano in media del 200% dal campo alla tavola; alcune referenze non sono piu' presenti nei banchi dei mercati all'ingrosso edal dettaglio mentre, per altre, le disponibilità sono ridotte ai minimi termini (dai finocchi ai carciofi, dai cavoli alle zucchine) con inevitabili rifessi sui prezzi. 

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