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DOPO ILTERREMOTO, IL GUARDIANO TORNA FINALMENTE NELLA SUA ANTICA CASA

Pubblicato il 07/02/2017

Alla terza scossa delle ore 13.00 del 29 maggio 2012,il guardiano idraulico del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po era fuggito, aggrappandosi ad una ringhiera, dall'abitazione, in cui viveva dal 1984.

"Un edificio storico e simbolo per Pegognaga – spiega Stefano Cagliari, assessore all'urbanistica del Comune vicino al lago di San Lorenzo e, suo malgrado, simbolo di distruzione e tristezza col sisma del 2012 - dove i danni sono ammontati ad oltre 20 milioni di euro e dove procedono le opere di ricostruzione per le scuole, la chiesa, il teatro."

"A distanza di 5 anni – spiega Ada Giorgi, presidente del Consorzio di bonifica – è giunto il momento di riconsegnare al nostro guardiano l'abitazione di sempre, che continuerà ad utilizzare a presidio della vicina chiusa di Ponte Saino sul Collettore Principale."

"Si tratta di un edificio storico - dettaglia Raffaele Monica, direttore del Consorzio di bonifica – realizzato nel 1905 e sotto vincolo della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, che ne ha indicato le modalità di recupero. Abbiamo rimosso le superfetazioni degli anni Settanta, messo in sicurezza e ristrutturato questa abitazione, che è un presidio nevralgico, uno dei tre più importanti, per il nostro territorio."

Da qui, per altro, nel 1905 partiva il primo collegamento telefonico mantovano, che collegava tutte le case di guardia alla sede centrale in città e, a differenza di altri enti, che per motivi di razionalizzazione hanno perso il presidio del personale in campagna (Anas, Enel,…) i consorzi di bonifica sono rimasti a presidiare il territorio, oltre che con impianti e moderna tecnologia, a fianco delle persone, che vi vivono.

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