Dopo un inverno poco piovoso, il bilancio idrico è in netto deficit per i terreni della pianura bolognese; anche in Appennino le nevi sono state scarse per il secondo anno consecutivo: le riserve idriche sotterranee, che alimentano fontane e torrenti, sono sempre più scarse e si auspica che una primavera ricca di pioggia rimedi la situazione al fine di evitare un'estate critica. Secondo il servizio idrometeorologico della Regione Emilia Romagna infatti, da ottobre a dicembre 2016, le "mancate precipitazioni" fra 150 e 200 millimetri sono state pari al 50 % delle attese climatiche.
"Proprio per prevenire le emergenze irrigue e fornire un servizio costante alle aziende agricole, il Consorzio di bonifica Renana - spiega il presidente, Giovanni Tamburini - ha attivato il progetto "Acqua virtuosa", che consente, attraverso il rapporto diretto con gli agricoltori, di valutare, già all'inizio della stagione irrigua, quali saranno le esigenze delle colture in campo in modo da predisporre turnazioni efficaci, che consentano di utilizzare l'acqua irrigua solo dove e quando serve. Tra gennaio e marzo, infatti, oltre mille aziende dichiarano il loro piano colturale e le loro esigenze irrigue: questi dati, digitalizzati, sono alla base di un sistema informativo territoriale, che consente di gestire eventuali criticità e di risparmiare acqua laddove non sia necessaria."
Grazie a tale sistema è possibile anche calcolare la quota variabile del contributo irriguo che, con l'applicazione del nuovo Piano di Classifica, si basa sui reali utilizzi di volumi idrici in campo, verificati anche attraverso il riscontro con immagini satellitari.