Si riunisce oggi e domani a Firenze, nel complesso della SS. Annunziata, il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti: circa 130 esperti internazionali, oltre a numerosi sindaci e amministratori locali, per parlare di patrimonio culturale.
E' stata invitata anche la Coutenza Canali Cavour, nella persona dal direttore generale dell'Associazione Irrigazione Est Sesia e codirettore della Coutenza, Roberto Isola, a questo Forum della Partecipazione, organizzato da ICOMOS, in concomitanza con il G7 della Cultura e che riunisce esperti, sindaci, amministrazioni, associazioni di tutela e società civile per l'implementazione dell'Obiettivo 2030 delle Nazioni Unite sulle Città Sostenibili e le Comunità Locali.
Sono presenti le più importanti organizzazioni e associazioni di tutela italiane, tra cui WWF, Slow Food, Legambiente, Lipu, Italia Nostra, UNISG - Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Società Italiana di Nutrizione Umana. Sarà varata una carta della partecipazione e firmati accordi tra gli organismi, allo scopo di coordinare azioni di tutela del patrimonio. La diffusione dei risultati ottenuti sarà articolata in previsione della prima revisione tematica degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, da parte delle Nazioni Unite.
A tutti gli invitati è affidato il compito di aumentare la consapevolezza e la partecipazione in merito al patrimonio culturale italiano e i lavori si svolgono nell'ambito di 8 «tavoli tecnici». Da ogni tavolo dovrà risultare un riassunto, di carattere propositivo e operativo, dei contenuti della discussione, poi raccolto nella «Carta della Partecipazione di Firenze», in seguito pubblicata sul sito UNESCO.
La Coutenza Canali Cavour è chiamata ad illustrare, agli altri attori coinvolti nel gruppo di lavoro, il significato culturale, storico, ingegneristico e paesaggistico rappresentato dalla prima grande infrastruttura (realizzata nel lontano 1866 dal neonato Stato Italiano in soli 3 anni con l'impiego di 14.000 uomini) per trasportare le acque del fiume Po lungo 85 chilometri, consentendo così la nascita del triangolo d'oro della risicoltura italiana.
La discussione, secondo il format G7 e NUA, non deve affrontare disquisizioni teoriche, ma puntare alla realizzazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e vertere, per ciascuno degli argomenti, sulle linee guida del Forum introdotto da Fabrizio Guarducci, presidente dell'Istituto Internazionale Lorenzo de' Medici.
Maurizio di Stefano, presidente emerito di ICOMOS Italia, presenterà gli atti della Conferenza Mondiale ICOMOS, tenutasi a Firenze nel 2014. Luigi Fusco Girard, vice presidente vicario di ICOMOS Italia, spiegherà il ruolo dell'ICOMOS e gli indicatori per l'implementazione della agenda 2030. Lo storico, Franco Cardini, terrà la lectio magistralis "Dal declino della modernità a nuovi modelli comunitari". Pietro Laureano, presidente di ICOMOS Italia, modererà la tavola rotonda internazionale, cui parteciperanno: Toshiyuki Kono, vice presidente mondiale di ICOMOS; Stefano De Caro, presidente ICCROM; Franco Bernabè, presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO; Sofia Avgerinou Kolonias, componente del direttivo internazionale ICOMOS e presidente della task force ICOMOS sullo sviluppo sostenibile; Suay Aksoy, presidente ICOM; Samir Abdulac, presidente del gruppo di lavoro ICOMOS per la protezione del patrimonio in Siria e Iraq; Francesco Bandarin, direttore generale della cultura UNESCO.
La scelta del complesso della SS. Annunziata ha un alto valore simbolico: spazio sacro e culla della creazione. Sintesi della spiritualità e dell'identità di Firenze è un concentrato di tutto il Rinascimento fiorentino, i cui artisti (Leonardo, Michelangelo, Andrea del Sarto, Pontormo, Giambologna…) la fecero loro sede, realizzandovi capolavori. Custodita dai Servi di Maria, che la fondarono nel 1250, è l'esempio nei secoli di come la comunità realizza e preserva la città.