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SPETTACOLARE DRAGAGGIO PER LIBERARE DUE IMPIANTI IDROVORI

Pubblicato il 05/04/2017

Il caldo da record di Marzo e dei primi giorni di Aprile, secondo soltanto a quello del 2012 con punte di 26 gradi, rappresenta un fatto eccezionale, che significa anche quasi l'80% di precipitazioni in meno rispetto alla media del periodo: un dato assolutamente non sottovalutabile soprattutto per le colture, dove la siccità potrebbe diventare preoccupante, se la tendenza non s'invertirà tra la fine del mese in corso e quello di Maggio.
Per queste ragioni, la richiesta irrigua da parte delle imprese agricole reggiane è diventata crescente e il Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale si è reso subito interprete della necessità manifestata, con un'utile operazione straordinaria e spettacolare per incrementare, in modo rapido e proficuo, la quantità di acqua disponibile per le colture tipiche.
In stretta sinergia e sotto l'alta sorveglianza di A.I.Po (Agenzia Interregionale Po), si è provveduto, mediante l'impiego di un'imponente draga, a spostare un'ingente quantità di sabbia dall'alveo del fiume Po, causa di una caratteristica penisola di quasi 200 metri di lunghezza. Questo corposo tratto di fanghiglia limacciosa impediva che i due impianti idrovori di sollevamento dell'ente consortile, a Boretto, potessero derivare i flussi per poi, attraverso la fitta rete di bonifica in gestione ai Consorzi "Emilia Centrale" e "Terre dei Gonzaga", consegnarli alle aziende agricole reggiane, modenesi e mantovane, che ne avevano e ne hanno necessità.
L'operazione è durata circa tre giorni e ora il punto di insabbiamento e deposito, che ostruiva la derivazione, è stato completamente liberato a beneficio delle pompe idrovore, che hanno ripreso, a pieno ritmo, la loro funzione, garantendo la fornitura della risorsa idrica in un comprensorio di circa 140.000 ettari, vocato a produzioni di pregio (Parmigiano Reggiano, vino, pere ecc.) .

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