Con l'hashtag #ColdirettiaOliveriolaregionecosìnonva è partito contestualmente un programma di mobilitazione dell'organizzazione professionale agricola sull'intero territorio calabrese, coinvolgendo cittadini, istituzioni locali e altri soggetti portatori d'interesse; il naturale epilogo della mobilitazione sarà una grande iniziativa di protesta in piazza.
"Non possiamo più e con noi in generale tutti i calabresi – afferma Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria - tollerare ritardi e omissioni sistematici, che creano una infinità di problemi alle imprese agricole, agli altri settori produttivi, ai giovani, a uomini e donne calabresi."
Assenza totale di confronto, immobilismo gestionale, promesse non mantenute, pessimo utilizzo dei fondi comunitari, ritardi nei pagamenti da parte di ARCEA, assenza di attività legislativa in particolare nel settore agricolo, sprechi negli enti strumentali che bruciano risorse dell'agricoltura, aggressione continua ai consorzi di bonifica e il ricatto, nemmeno velato, nel tentativo di piegarli ai desiderata della politica: secondo Coldiretti, sono questi, alcuni dei temi, che caratterizzano in negativo la giunta regionale.
"E' una mobilitazione - conclude Molinaro - che l'opinione pubblica condivide a favore di un progetto, che configura una Calabria diversa. Arriviamo a questa mobilitazione dopo dopo aver percorso tutte le vie possibili e riscontrato il perdurare delle stesse criticità, che non sappiamo se siano frutto di ignavia o inefficienza. L'ente regionale – conclude il Presidente di Coldiretti Calabria - oggi rappresenta la criticità più grande, che amplia il divario fra la nostra terra e il resto d'Europa; per questo, diciamo ad Oliverio che #laregionecosìnonva e non c'è più tempo per aspettare ancora dopo 895 giorni di governo già trascorsi."