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SICCITA’: SI LENISCE LA SETE DEI CAMPI

Pubblicato il 01/08/2017

Il Consorzio della bonifica Burana sta facendo "i salti mortali" per raggiungere, attraverso le derivazioni idriche dai fiumi appenninici (Secchia e Panaro) e dal fiume Po, tutti gli utenti e soddisfare così le esigenze dell'agricoltura.

Per il territorio di Ravarino, ad oggi la zona più critica per carenza di risorsa idrica, è stato effettuato un intervento nel fiume Panaro per garantire maggiore disponibilità di acqua, installando pompe all'altezza di Bomporto, permettendo che  l'acqua potesse superare l'ostacolo del cantiere presente in alveo ed essere disponibile per le richieste irrigue.

Sempre dal fiume Panaro, per l'irrigazione dell'aerale a sud di Modena, si riscontrano gravissime difficoltà per la carenza della risorsa idrica, ma si sta cercando, con una portata massima di 100-200 litri al secondo, di portare ristoro alle aziende agricole locali. Relativamente alla derivazione dal Secchia, con difficoltà, si è riusciti a portare a termine la turnazione dell'acqua proveniente dalla derivazione della traversa di Castellarano. 

Migliore al momento è la derivazione dal fiume Po che, nonostante le quote molto basse, riesce ad avere sufficiente risorsa idrica da essere prelevata e distribuita ai territori del comprensorio di pianura; le difficoltà ci sono, ma l'esperienza e la competenza del  Consorzio permettono di soddisfare le esigenze degli imprenditori agricoli e del territorio. 

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