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ECCO I LAVORI COMPLETATI DI RECENTE NEL LIVORNESE

Pubblicato il 11/09/2017

Il nubifragio abbattutosi nella notte fra sabato e domenica ha provocato danni enormi soprattutto nel comune di Livorno. Il personale del Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa, competente per la manutenzione dei corsi d'acqua nel vasto comprensorio (da Livorno a Castiglion della Pescaia, passando per l'Alta Val di Cecina) si è recato sin da subito sui luoghi maggiormente colpiti dalla piena. L'eccezionalità della quantità di acqua, abbattutasi in un lasso di tempo molto breve sulla città di Livorno, ha fatto sì che i corsi d'acqua presenti nel centro abitato non siano stati in grado di contenere la piena.

"Tutta la manutenzione ordinaria in carico nostro nel comune di Livorno era stata eseguita – sottolinea il presidente del Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa, Giancarlo Vallesi – con interventi di sfalcio della vegetazione infestante e ripulitura dell'alveo dei corsi d'acqua: tutti interventi finalizzati al libero e corretto deflusso delle acque. Ciò, che ha fatto tracimare i fossi, non è stata la mancata o scarsa manutenzione, bensì l'enorme quantità di acqua concentratasi su Livorno in poche ore."

Queste le manutenzioni ordinarie eseguite e completate dal Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa per un totale di circa 500.000 euro (compresa la gestione degli impianti idrovori, esclusi invece i costi indiretti come sopralluoghi, sorveglianza, spese gestione, spese mezzi):

• manutenzione ordinaria del bacino Ardenza (svolta in amministrazione diretta)

• sfalcio dei canali Paduletta (svolta in amministrazione diretta)

• manutenzione del bacino del fosso Ugione (svolta in amministrazione diretta)

• manutenzione del rio Maggiore e relative casse (svolta in amministrazione diretta)

• manutenzione del rio Cigna e del rio Cignolo (svolta in amministrazione diretta)

• manutenzione della cassa di espansione presente a Porta a Terra (svolta in amministrazione diretta)

• manutenzione dei corsi d'acqua presenti nelle aree urbane del comune di Livorno

• taglio delle piante su Botro Querciaio, in località Scopaia (svolta in amministrazione diretta)

 

A questi interventi di manutenzione ordinaria si sono aggiunti interventi strutturali per tamponare ed affrontare situazioni di pericolo preesistenti, finalizzati a mitigare il rischio idraulico, primo tra tutti l'intervento sul rio Ardenza: un progetto da 400.517 euro, finanziato dall'Accordo di Programma tra il Ministero dell'Ambiente e la Regione Toscana (3 novembre 2010), conclusosi a fine 2015 con il consolidamento di un versante franato a protezione dell'abitato di via Remota nel comune di Livorno; in particolare il tratto interessato è stato quello in località Molino Nuovo, dove si è realizzata una gabbionata per un tratto di circa 130 metri, una scogliera per un tratto di circa 30 metri e la sistemazione del versante destro mediante la realizzazione di opere di drenaggio.

"Un intervento, che oggi possiamo dire decisivo – afferma il presidente, Vallesi - perché ha consentito la tenuta della collina, dove si registrava una pericolosa frana indicata sulle carte. Se il Consorzio non avesse portato a termine questo intervento, probabilmente la situazione già disastrosa si sarebbe aggravata con la caduta a valle di materiali di risulta, quali fango, detriti, massi ecc. ."

Sul rio Ardenza, corso d'acqua oggi in cronaca, il Consorzio di bonifica aveva portato a termine anche altri lavori ed in particolare, nella località Lo Stillo, due diversi interventi per un importo complessivo, pari a circa 350.000 euro.

Oltre a questi interventi, importante è l'opera sul fosso Ugione, finalizzata alla riduzione del rischio idraulico dell'area circostante: € 2.104.917,15 che hanno consentito di portare a termine il consolidamento e il rifacimento degli argini del torrente.

In progetto nel comune di Livorno c'è poi anche l'intervento in via Firenze: 2.254.600 euro finalizzati alla realizzazione di un impianto di sollevamento, al cui interno sono previste 6 idrovore a elica, per una portata totale di 18.000 litri al secondo, che consentirà di evitare il frequente allagamento del sottopasso.

"Quanto accaduto a Livorno – prosegue il presidente, Vallesi - ci sconvolge e ci chiama in prima linea a prenderci la responsabilità, insieme agli altri soggetti a vario titolo coinvolti, di interrogarci, su quali siano le azioni necessarie per difendere il territorio da eventi sempre più frequenti e sempre più difficilmente contenibili. Allo stesso tempo però, come presidente del Consorzio di bonifica, ho il dovere di rivendicare l'esecuzione corretta e tempestiva del lavoro, che la Regione Toscana ha demandato al nostro ente."

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