A causa della siccità persistente e degli elevati prelievi idrici effettuati nei mesi scorsi, i volumi d'acqua presenti all'interno dell'invaso di Pedra e Othoni sul fiume Cedrino non sono più sufficienti a garantire l'utilizzo della risorsa ai fini irrigui. Le rilevazioni effettuate dall'ENAS (Ente Acque della Sardegna, gestore della diga) comportano la conclusione anticipata della stagione irrigua nel comprensorio del Cedrino, ricadente negli ambiti territoriali dei comuni di Galtellì, Onifai, Irgoli, Loculi, Orosei, Oliena, Nuoro, Dorgali, Lula e Orune.
Per far fronte a questa nuova e gravissima emergenza idrica, che segue di pochi giorni quella verificatasi nel comprensorio irriguo alimentato dall'invaso di Maccheronis sul fiume Posada, il Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale ha attivato tutte le procedure necessarie a garantire un servizio di approvvigionamento idrico per gli usi civili e per salvaguardare gli usi aziendali, quali l'abbeveraggio degli animali e la pulizia dei locali.
"Anticipare la chiusura della stagione irrigua significa arrecare un danno ingente a tutte le imprese agricole, che operano nel comprensorio del Cedrino - afferma il presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale, Ambrogio Guiso - Ci appelliamo alla sensibilità degli enti preposti e dell'assessorato ai lavori pubblici della Regione, affinché il Consorzio possa disporre, fino al mese di dicembre, di un ulteriore volume idrico oltre quello assegnatoci dal comitato istituzionale dell'autorità di bacino."