"La mostra sul canale Cavour, visitabile a Roma, arriva all'indomani della nostra denuncia sulle 35 grandi opere idrauliche incompiute nel nostro Paese e costate finora circa 650 milioni, senza essere pienamente operative; tra il 1863 ed il 1866, in soli 3 anni, venne invece realizzata la più grande infrastruttura irrigua europea."
Ad indurre la provocatoria riflessione è Massimo Gargano, drettore generale dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio (ANBI), intervenuto all'inaugurazione dell'esposizione allestita nella Capitale, per iniziativa delle Associazioni d'Irrigazione Est ed Ovest Sesia.
Sulla stessa lunghezza d'onda è il piemontese, Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: "Il sistema irriguo del Canale Cavour, fatto da 83 chilometri di alveo, ma anche da 101 ponti e 210 sifoni, merita l'attenzione dell'intero Paese così come i consorzi, che lo gestiscono, realtà indispensabile per un futuro economico originale e distintivo."
"Il canale Cavour – conclude il dg ANBI – è simbolo del fondamentale lavoro, che i consorzi di bonifica e di irrigazione svolgono sul territorio per la salvaguardia e la sicurezza ambientale, per il risparmio della risorsa acqua, per il paesaggio, per la produzione di eccellenze del made in Italy come il riso."
La mostra "Il canale Cavour – 150 anni di benessere" resta aperta a Roma, nei locali della Società Geografica Italiana, in palazzetto Mattei a Villa Celimontana, fino al 10 Novembre prossimo.