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UVB IN REGIONE

Pubblicato il 29/01/2015
UVB IN REGIONE "I consorzi di bonifica sono creditori di circa 60 milioni dalla Regione Veneto per le opere in concessione": lo afferma Andrea Crestani, direttore dell'Unione Veneta Bonifiche recentemente ascoltata dalla Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Veneto, che ha chiamato tutte le organizzazioni della società veneta ad esprimere un parere sulla proposta di Legge di Stabilità e di bilancio regionale 2015. Crestani ricorda che una delle cause principali dell'enorme credito accumulato è il fatto che gli enti consortili non hanno potuto beneficiare della procedura di pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, in quanto la Regione Veneto ha ritenuto di saldare solo i cosiddetti debiti commerciali, legati ad aziende private fornitrici di beni e servizi, escludendo le partite contabili, dovute ai concessionari di opere pubbliche. Per questo è stato chiesto al Consiglio Regionale di chiarire tali procedure e permettere ai consorzi di beneficiare delle somme residue pregresse. "Dobbiamo inoltre ricordare che i soldi sono già stati anticipati alle ditte per la realizzazione di importanti opere idrauliche, necessarie al territorio ed oggi già completate" aggiunge Crestani, riconoscendo l'impegno della giunta e dell'assessorato all'ambiente veneti che, negli ultimi mesi del 2014, hanno implementato i capitoli di bilancio per interventi indifferibili, somme urgenze ed investimenti strutturali; chiede però alla Regione del Veneto, a fronte del susseguirsi di eventi meteorologici estremi, un maggiore impegno per far fronte agli incrementi dei costi energetici per il funzionamento degli impianti idraulici, stimabili per il 2014 in circa 8 milioni di euro, che si sommano ai 5 milioni del biennio precedente. Infine, Crestani ricorda l'importanza di implementare le risorse destinate all'area costiero-lagunare per combattere gli effetti negativi della subsidenza, rappresentando la disponibilità degli enti consortili veneti alla "battaglia", anche attraverso azioni congiunte con la Regione nelle sedi istituzionali nazionali, per allentare i vincoli sul Patto di Stabilità in merito agli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio.

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