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ASCIUTTA E FAUNA ITTICA: IL CONSORZIO AVVIA I RECUPERI SUL VILLORESI

Pubblicato il 19/03/2018

Nella prima settimana di asciutta totale del Canale Villoresi, le normali tempistiche di deflusso idrico e le abbondanti precipitazioni hanno fatto sì che un certo livello di acqua si conservasse in alveo, permettendo al Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi di pianificare con attenzione, anche in base allo sviluppo della situazione, i primi recuperi della fauna ittica in raccordo con la Polizia provinciale.
"Il personale consortile sta monitorando i principali punti del Canale Villoresi. Nella parte ovest, ad Arconate, Parabiago, Garbagnate Milanese, la situazione complessiva non presenta particolari criticità per la fauna ittica; l'acqua, nonostante l'asciutta avviata l'8 marzo, è presente in alveo in quantitativi accettabili, sufficienti per la sopravvivenza del pesce" osserva Alessandro Folli, presidente del Consorzio ETVilloresi, che gestisce e regola, oltre al Canale Villoresi, anche il Sistema Navigli e i reticoli del Basso Pavese.

"Alcuni, in questi giorni, ci hanno accusato di lassismo a fronte di condizioni climatiche buone, ma l'avvio delle attività non è esclusivamente subordinato al meteo - prosegue Folli - In asciutta si monitora la distribuzione idrica lungo il canale, che ricordiamolo è lungo oltre 80 chilometri, prima di intervenire con i recuperi. Il livello d'acqua presente deve essere infatti in linea con le esigenze delle operazioni: con troppa acqua diventa difficoltoso movimentare le reti. Il rischio è quello di non riuscire a raccogliere il pesce. Il personale consortile, insieme alla ditta esterna incaricata di supportare le attività, sta effettuando sopralluoghi da diversi giorni, spesso in modo congiunto con le guardie ecologiche provinciali. Il pesce, che verrà recuperato, verrà poi reimmesso nei punti indicati dalla Polizia provinciale. Possiamo assicurare che la situazione è sotto controllo. Negli ultimi anni, grazie all'intervento del Consorzio sugli scarichi del canale, abbiamo potuto rilevare una sempre maggiore quantità di pesce - spiega Folli- Le asciutte sono determinanti per garantire la buona tenuta dei canali; senza non potremmo effettuare la necessaria manutenzione. Rispetto al passato, quando i periodi di secca, tra il primaverile e l'autunnale, avevano una durata maggiore, quello in corso è stato programmato solo per un mese; l'ente ha infatti concentrato il più possibile gli interventi previsti nel rispetto delle varie esigenze in gioco" conclude il presidente del Consorzio.

I primi recuperi sono iniziati giovedì 15 marzo ad Arconate, nonostante le avverse condizioni climatiche. Sotto la supervisione della Polizia provinciale sono stati raccolti 550 chilogrammi di pesce, reimmesso a Turbigo nei pressi della centrale Castelli.

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