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DA BIG SNOW A BIG RAIN

Pubblicato il 06/02/2015
DA BIG SNOW A BIG RAIN Invaso l'abitato di Bionde, argini a rischio a Isola della Scala, la rete fatica a trattenere i 90 millimetri di pioggia, caduti nella Bassa Veronese. "I terreni erano già bagnati e nel giro di 12 ore la rete dei canali della Bassa Veronese in Destra Adige, dalla fascia delle risorgive alle Valligrandi, è andata in tensione – commenta il presidente del Consorzio di bonifica Veronese, Antonio Tomezzoli – I punti critici sono numerosi anche se la situazione dovrebbe rientrare dato che entro la serata smetterà di piovere. Una quarantina di dipendenti consortili sono al lavoro ininterrottamente da ieri pomeriggio per monitorare la situazione, sistemare argini in cedimento, eliminare il fogliame ed il materiale portato dalla corrente in modo che non si blocchino le paratoie, che gestiscono il flusso dell'acqua. Nonostante l'impegno però, nulla possiamo contro la natura come nel caso di Bionde, dove è assolutamente indispensabile raccogliere l'acqua in eccesso a monte per evitare che si sfoghi sull'abitato, che si trova in una sorta di catino naturale, in cui confluiscono tutti gli scoli delle aree a nord di Salizzole. Il Consorzio è pronto a costruire due bacini di laminazione, già finanziati, pronti da cantierare, ma il cui iter è bloccato da un contenzioso, che si trascina ormai da un anno e mezzo." In tensione, oltre all'area di Bionde, dove il corso d'acqua Sanuda è esondato in centro abitato e nelle strade dei dintorni, anche Sanguinetto, Erbè, Isola della Scala, Cerea e Legnago. Il livello dei fiumi, in generale si è alzato di molto: il Tartaro non ha però dato preoccupazioni a Villafranca di Verona, dove l'ente consorziale ha approfittato della piena per un test di funzionalità dei due bacini di laminazione, realizzati in Valle dei Molini per evitare allagamenti al paese. Solo uno dei due invasi è stata riempito dall'acqua, realizzando un ameno lago artificiale; decisamente meno bucolica invece la piena del Tartaro ad Isola della Scala, dove in località Giarella gli uomini del Consorzio hanno consolidato un argine di terra, che stava crollando sotto la pressione dell'acqua, coadiuvati dagli uomini della Protezione Civile, che hanno fornito i sacchetti di sabbia. In piena, anche il corso d'acqua Canossa a Nord di Cerea, dove ha invaso campi ed alcune strade di campagna. In generale, il livello di fiumi e canali si è innalzato in tutta la rete, tanto che la Fossa Maestra, che raccoglie l'acqua di scolo di tutta la Bassa Veronese, ha velocemente raggiunto quota 7,05 metri sul livello del mare a 15 centimetri dal suo massimo storico di 7,20, registrato nel 2010.

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