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E’ VERA EMERGENZA

Pubblicato il 07/02/2015
E' VERA EMERGENZA Da giovedì mattina, il comprensorio del Consorzio di bonifica Renana è interessato da precipitazioni particolarmente intense, specialmente nell'area di pianura, dove si sono riversati tra gli 80 e i 100 millimetri di pioggia nelle ultime 36 ore, con picchi massimi di 120 millimetri verificatisi nell'imolese e nel medicinese. La rete di quasi 2.000 chilometri di canali consortili riceve, da 48 ore, tutte le acque della pianura bolognese in attesa che scenda il livello dei corsi d'acqua naturali, cui sono destinate. Nei principali canali si sono raggiunti livelli di invaso, che i tecnici consorziali non ricordavano da decenni e, da giovedì 5 Febbraio, tutte le 25 casse di laminazione dell'ente consortile stanno lavorando a pieno regime, stoccando le acque di piena. Complessivamente il sistema dei bacini della "Renana" può accogliere oltre 42 milioni di metri cubi di pioggia, in attesa di farli defluire. Nelle prossime ore, l'ondata di piena è attesa nel nodo idraulico di Saiarino, ad Argenta, dove sono già entrate in funzione le principali casse di sistema della Renana: Campotto Bassarone e Vallesanta, ampie 850 ettari. Nelle ultime ore, alla criticità del reticolo di pianura si è sommata la piena dei fiumi regionali, in cui scaricano i canali di Bonifica: ciò ha reso necessario l'impiego di tutti gli impianti idrovori di sollevamento della Renana (26 impianti, dotati di 61 pompe) per consentire lo scarico dei canali. Da giovedì stanno funzionando a pieno ritmo tutte queste strutture di sollevamento meccanico delle acque: sia gli impianti idrovori principali (Forcelli, Bagnetto, Due Luci, Campotto, Valle Santa, Saiarino, Correcchio, Massarolo e Malalbergo) sia gli impianti di sollevamenti minori, presenti nella pianura. Sono tutti attivi da 36 ore con il massimo impegno delle 61 pompe ed una potenza energetica impegnata pari a 13.208 kilowattora. Oltre 70 gli addetti della "Bonifica Renana", impegnati stabilmente nella gestione dell'emergenza alluvionale. Ieri, una situazione particolarmente critica si è verificata nei dintorni di Medicina dove, già da giovedì, il torrente regionale Gaiana è esondato, riversando le proprie acque nel reticolo della Renana, già saturo per le abbondanti acque di pianura dai propri bacini. L'impianto idrovoro Massarolo è stato quindi impegnato nel pompaggio di una portata d'acqua superiore alle proprie capacità e ciò ha reso difficile mantenere asciutta l'area interessata. Nel medicinese, per risolvere gli allagamenti di una area di circa 250 ettari e salvaguardare dal rischio di crollo degli argini dello scolo Acquarolo, nella scorsa notte si è eccezionalmente deciso di scaricare parte delle acque da tale alveo nel Canale Emiliano Romagnolo. Quindi, su richiesta della "Bonifica Renana" e dell'Amministrazione Comunale di Medicina, il direttore della Protezione Civile Emilia Romagna, Mainetti e il direttore della Difesa del Suolo regionale, Bortone, hanno autorizzato questo intervento di natura eccezionale; stanotte, i tecnici della "Renana" hanno aperto le paratoie per riversare, nel canale C.E.R., la quota d'acqua piovana in esubero rispetto alla capacità di tenuta del reticolo idraulico medicinese. Altra situazione d'emergenza si è verificata ieri a Castel Guelfo, dove la "Renana" è intervenuta con la propria unità di pompa idrovora mobile per facilitare il deflusso dello scolo Canalazzo.

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