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NESSUN AVVELENAMENTO NEL RIO ENSI

Pubblicato il 16/07/2018

I lavori di manutenzione ordinaria di sfalcio della vegetazione, svolti sul rio Ensi dal Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno rientrano nel Piano di Manutenzioni Annuale e sono effettuati in un'ottica di interventi tempestivi e puntuali per la mitigazione del rischio idraulico.

Al Consorzio sono state rivolte pesanti accuse in merito alla moria di pesci ,causata, a giudizio di alcuni, dalle modalità dello sfalcio della vegetazione sui corsi d'acqua; un accurato sopralluogo, effettuato dai tecnici consortili, ha potuto accertare che le supposte cause della moria non erano assolutamente veritiere.

Nell'alveo, in particolare nelle due pozze con la maggiore concentrazione d'acqua, non c'è traccia di materiale derivante dai tagli della vegetazione e che, secondo le accuse, avrebbe causato l'avvelenamento non solo dei pesci, ma anche della selvaggina, che si abbevera alle pozze.

La problematica emersa sul rio Ensi (in località Marzana) a carattere torrentizio e quindi prevalentemente in secca nel periodo estivo, è la stessa, che si ripropone ogni anno in molti altri corsi d'acqua del territorio.

La problematica è riconducibile principalmente alla diminuzione dell'ossigeno, legata essenzialmente alla mancanza d'acqua nel periodo estivo, poichè la maggior parte dei fossi minori, come il Rio Ensi, si presenta in secca per effetto della carenza di afflussi idrici e dell'evaporazione dell'acqua presente.

Le opere idrauliche auspicate da alcuni (salti di fondo, pescaie e altre opere atte a garantire la "tumultuosità delle acque") oltre che irrealizzabili su questo corso d'acqua per la mancanza di pendenza idonea e per il carattere torrentizio, dovrebbero essere valutate, considerando anche gli effetti sulla sicurezza idraulica. Il Consorzio ha per altro già realizzato numerose difese spondali in massi, che garantiscono zone di ombreggiamento e aumentano la rugosità dell'alveo, favorendo i fenomeni di risalto e di turbolenza, atti a riossigenare l'acqua.

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