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L’INVASIONE DELLE MINI ALGHE, TROPPO PICCOLE PER ESSERE ASPORTATE MECCANICAMENTE. LE PROPOSTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA

Pubblicato il 03/08/2018

Dopo giorni di verifiche, il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord ha proposto alcune soluzioni al problema della straordinaria fioritura dell'alga nel fosso Farabola. L'ente consortile si era attivato prontamente, prospettando, in una lettera ufficiale inviata ad A.R.P.A.T.(Azienda Regionale Protezione Ambientale Toscana), Azienda U.S.L. e Comune di Viareggio, metodi di intervento alternativi alla rimozione tradizionale, che in questo caso non è praticabile, in quanto si tratta di un'alga troppo piccola.

Le prove di raccolta meccanica dell'alga dentro il canale, condotte dagli operai consorziali, hanno dato esiti negativi. In questo caso, l'organismo è talmente piccolo e sfuggente che è impossibile intervenire a mano, come è invece stato fatto più volte in passato per altre specie acquatiche. Non è percorribile nemmeno un intervento con mezzi meccanici, perché l'accesso alle sponde del canale è in molti tratti precluso.

"Sono invece possibili due modalità di intervento alternative – sottolinea il Presidente dell'ente consortile, Ismaele Ridolfi – Da una parte, si può spingere l'acqua della Farabola con le pompe idrovore per ammassare le alghe in un unico punto e quindi aspirarle o provare a rimuoverle; dall'altra, si può aprire temporaneamente e in modo controllato una paratoia per sfruttare le azioni dell'alta marea, in grado di bloccare la proliferazione dell'alga, grazie all'immissione di acqua salata. Le soluzioni, che abbiamo proposto, sono attuabili dal personale del Consorzio fin da subito e sono adesso al vaglio degli enti competenti in materia ambientale: aspettiamo di ricevere un'indicazione chiara su azioni concordate da intraprendere."

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