Nel giro di pochi giorni, tra il 30 agosto e il 3 settembre, si sono registrate 3 rotture di condotte irrigue in cemento armato precompresso: si tratta di grossi adduttori, che alimentano i distretti irrigui del comprensorio nel sud Fortore del Consorzio per la bonifica della Capitanata.
Allo stato attuale, riferisce il direttore generale, Francesco Santoro, il servizio di irrigazione è stato quasi completamente ripristinato senza provocare disagio all'utenza: la situazione nei tre siti interessati è sotto controllo e i lavori di riparazione proseguono celermente.
Il 30 agosto alle 9.30 il primo scoppio ha interessato l'adduttore del distretto 12, in località Amendola nel comune di Manfredonia, con fuoriuscita di una notevole quantità di acqua (ca. 2000 litri al secondo) e conseguente caduta della pressione nel relativo distretto irriguo. Immediatamente si è provveduto ad isolare il tratto, in cui si è verificata la rottura ed a mettere in sicurezza la zona interessata dallo scoppio; successivamente si è iniziato il riempimento dell'adduttore, ad esclusione della tratta interrotta, per ripristinare la fornitura ai consorziati. I lavori sono proseguiti ininterrotti fino alla mattinata del giorno successivo, quando il servizio è tornato regolare.
Il secondo scoppio si è verificato all'adduttore distretto 6/A, nei pressi di Rignano Garganico, alle ore 5.00 del 1 settembre. In questo caso, la notevole quantità di acqua in uscita (ca. 3000 litri al secondo), oltre a provocare l'abbattimento della pressione in tutto il distretto, ha causato notevoli criticità su tutto il resto della rete. Tuttavia, mediante alcune manovre idrauliche, si è mantenuto attivo il servizio idrico ad eccezione del distretto 6A. Contestualmente si è isolato il tratto interessato dalla rottura, messe in sicurezza le zone limitrofe allo scoppio (con particolare attenzione ad una strada provinciale, parzialmente scalzata). Il servizio è stato ripristinato in tutto il distretto, ad eccezione della tratta interessata dalla rottura, nella mattinata del 2 settembre.
Il terzo scoppio si è verificato all'adduttore Triolo/Foggia, in località Castiglione, nei pressi di Foggia, alle ore 7.30 del 3 settembre. La tratta interessata è alimentata solo da by-pass; pertanto, la fuoriuscita di acqua è stata modesta (rispetto agli altri casi) e le operazioni di interruzione della linea colpita dalla rottura, oltre che di messa in sicurezza della zona, sono state molto rapide, tant'è che, alle ore 9.00 circa, l'emergenza è stata risolta con notevole riduzione dei possibili danni alle aree circostanti.
Gli avvenimenti succedutisi nel breve tempo ed in modo repentino, afferma il presidente dell'ente, Giuseppe De Filippo, hanno richiesto una prova di efficienza di grande valore e cui il personale del Consorzio ha risposto positivamente, confermando la validità del "modello Capitanata".