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UNA BOTTE A RISCHIO

Pubblicato il 13/02/2015
UNA BOTTE A RISCHIO La rottura improvvisa del secolare manufatto comporterebbe l'allagamento del territorio emiliano e lombardo compreso tra Panaro e Crostolo, con interessamento di centinaia di migliaia di persone. È la Botte Sifone del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, ubicata a San Siro di San Benedetto Po. Essa consente alle acque piovane della Destra Secchia di sottopassare il fiume e giungere nel fiume Po a Moglia di Sermide. La sua messa in sicurezza durante le piene, necessità per altro abbastanza rara, è attuata ancora a mano: occorrono otto uomini contemporaneamente per aprirla e chiuderla così come è avvenuto durante l'ultima piena del Po, quando è stata attivata per la terza volta in cento anni. "Il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po – dichiara la presidente, Ada Giorgi – può vantare alcuni dei manufatti idraulici più longevi di Italia, di cui due candidati a diventare patrimonio mondiale e culturale Unesco (Ex Agro Mantovano Reggiano ed Ex Revere). Alcuni però, come la Botte Sifone, necessitano di interventi per la loro messa in sicurezza come l'automazione idraulica e l'adeguamento idraulico. La rottura improvvisa del manufatto comporterebbe l'alluvionamento del territorio emiliano e lombardo compreso fra i fiumi Panaro e Crostolo, interessando oltre 100.000 persone: una tragedia equivalente alla rotta dell'argine maestro del Po." "Nel corso dell'ultima piena – spiega Raffaele Monica, direttore dell'ente consorziale – la situazione più critica è stata registrata proprio nella Botte Sifone a San Siro di San Benedetto Po in comune di Quistello. Il livello dell'acqua nel fiume era molto più alto di quello, per il quale la botte era stata progettata nel 1906 e da un muro di sottoscarpa si sono verificate infiltrazioni preoccupanti, che hanno comportato una sorveglianza h24 da parte del personale consortile coadiuvati dalla Protezione Civile di San Benedetto Po. Il progetto di adeguamento redatto dal Consorzio di bonifica prevede un investimento di 6 milioni di euro per la costruzione di due nuove controchiaviche di sicurezza."

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