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APPROVATO IL PIANO COMUNALE DELLE ACQUE

Pubblicato il 09/11/2018

E' stato approvato, dalla Giunta Comunale di Venezia, il nuovo Piano delle Acque, strumento, che costituisce un supporto alla pianificazione urbanistica e territoriale.

"Il Piano delle Acque – esordisce l'Assessore all'Ambiente ed al Territorio, Massimiliano De Martin - consente una nuova programmazione, oltre a garantire un miglior livello di controllo del rischio idrogeologico. Viene indicato, per esempio, dove le acque saranno deviate o trattate per poi essere immesse in ambito naturale, con un'influenza positiva sull'ambiente. Il Piano, frutto di un lavoro durato 3 anni, ha scattato una fotografia del territorio, concentrando l'attenzione anche sul dimensionamento e la manutenzione di canali e fossi. Sono state inoltre indicate le misure migliorative sotto l'aspetto idrogeologico, specie per le aree considerate a rischio esondazione. Per questo motivo sarà uno strumento molto utile per la Protezione Civile in caso di future calamità. Voglio ringraziare la società Veritas ed il Consorzio di bonifica Acque Risorgive per essere andati ad analizzare, uno ad uno, i possibili pericoli presenti in terraferma, è stato un lavoro di squadra".

Come spiegato dal direttore dell'ente consortile, Carlo Bendoricchio, il Piano individua 66 criticità nelle varie Municipalità di Terraferma, che interessano la rete di bonifica, quella privata, la fognatura o la combinazione di questi 3 fattori. Per ciascun problema è stata proposta almeno una possibilità di soluzione e gli studi di fattibilità tecnico-economica (oltre a quelli di progettazione), che verranno sviluppati ed individueranno la soluzione migliore dal punto di vista del rapporto costi-benefici.

Realizzato a partire dal 2016, l'aggiornamento del Piano è il risultato di un lavoro molto dettagliato, nato dalla collaborazione di un team composto da più realtà: "Sono stati aperti tutti i pozzetti lungo le strade per verificare le condizioni della rete mista, si è arrivati a una mappa complessiva della rete meteorica e alla carta dettagliata dei sottobacini idraulici - spiega Bendoricchio - Veritas ha calcolato l'eventuale effetto della portata delle piogge su canali e tubazioni, mentre il team ha messo a punto un modello di previsione di possibili allagamenti o aree considerate a rischio."

Il Piano costituirà uno strumento di conoscenza per la futura programmazione e pianificazione edilizia del territorio: "Tra i vari interventi, che il documento ha censito – evidenzia il Direttore Generale di Veritas, Andrea Razzini - c'è la nuova idrovora di via Torino a Mestre, che sarà appaltata attraverso fondi inseriti nel 'Patto per Venezia'. Il bando di gara per la sua realizzazione sarà pubblicato a giorni. Si tratta di un'opera da 8 milioni di euro e che consentirà la messa in sicurezza della parte centrale e più densamente popolata di Mestre. Questo tipo di strutture diventano ancora più rilevanti nel momento, in cui si ha la possibilità di contare su una visione d'insieme, con un coordinamento delle competenze. Questo è il caso del nuovo Piano delle Acque."

"La realtà – conclude il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro - è che dobbiamo immaginare una buffer zone molto più ampia rispetto alla terraferma e alla laguna: dalla montagna fino al mare. Solo così possiamo parlare di salvaguardia di Venezia. Lavoriamo da tempo con la Regione Veneto su questo." Il primo cittadino, però, spera in uno strumento dai confini più estesi: "Penso a un piano, che riguardi anche tutto il bacino scolante - puntualizza - Se vogliamo parlare di salvaguardia di Venezia dobbiamo necessariamente allargare lo sguardo."

Il Piano delle Acque sarà ora presentato alle Municipalità della Terraferma, chiamate ad analizzarlo punto per punto. Successivamente sarà sottoposto all'esame delle commissioni consiliari comunali competenti, per poi approdare in consiglio comunale. L'iter prevede inoltre l'invio alla Regione Veneto per la Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e, infine, l'ultima e definitiva approvazione da parte del consiglio comunale.

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