PROGETTI ANBI
In occasione della serata "Il Po, la prevenzione", organizzata dai locali Rotary Club, il Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po ha presentato una proposta per il miglioramento della sicurezza idraulica nei confronti della piena del "grande fiume", considerato che le modifiche climatiche richiedono ulteriori interventi a protezione del territorio. Durante la relazione del direttore dell'ente consortile, Raffaele Monica , è stata pubblicamente avanzata un'interessante ipotesi, relativa al ruolo della golena di San Benedetto Po (Diganola - Po morto).
Qual è l'attuale gestione amministrativa della golena?
Ada Giorgi, Presidente del Consorzio di bonifica: "Dal 2017 la Regione Lombardia ha annesso la golena di San Benedetto Po al Consorzio Terre dei Gonzaga. Durante gli eventi del 2000, l'invaso della golena aveva prodotto una riduzione dei livelli del fiume: i tecnici della bonifica hanno effettuato studi su questa opportunità."
Raffaele Monica, direttore del Consorzio di bonifica: "Le aree golenali chiuse sono state sempre molto utili per la laminazione delle piene del fiume; addirittura, a livello internazionale, tale assetto è definito Po river system.
Quali sono le possibili soluzioni avanzate dal Consorzio?
Monica: "La golena di San Benedetto Po ha una capacità di invaso di circa 35 milioni di metri cubi. Il suo completo invaso si effettua in parecchie ore, tempo nel quale anche il livello del fiume si abbassa. È necessario aumentare la quota dell'argine golenale per portarlo alla quota di quello maestro, prevedendo uno o più punti per un'eventuale rottura programmata dentro la golena."
Quali sarebbero i vantaggi in termini di sicurezza idraulica per il territorio?
Monicas: "Ridurre il rischio di sormonto degli argini maestri."
C'è già un'idea dei costi?
Giorgi: "I costi sarebbero contenuti, se confrontati con i grandi benefici, che si estenderebbero ad un territorio comprendente tutta la provincia di Mantova ed anche più a valle."
