"Un ottimo risultato per il sistema Italia e non per le sole quattro principali province risicole italiane": con questa frase, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, ha aperto il suo intervento in occasione dell'incontro con le organizzazioni sindacali agricole, tenutosi a Novara nella Sala Leonardo dell'Associazione Irrigazione Est Sesia.
Alla presenza di una nutrita rappresentanza del mondo risicolo novarese, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Novara, Alessandro Canelli, del Presidente di A.I.E.S., Giuseppe Caresana e del Presidente di Ente Risi, Paolo Carrà, si sono susseguiti gli interventi dei presidenti delle tre principali organizzazioni agricole, concordi nel complimentarsi con il ministro per l'ottenimento della clausola di salvaguardia.
"Un risultato storico per l'intera Europa, al di là dei campanilismi tra le 3 provincie risicole piemontesi e lombarde, che da sole producono il 92% del riso italiano" come ha ricordato Paolo Carrà.
Unanime è stato il riconoscimento del lavoro di filiera, svolto dal comparto risicolo.
" Un nuovo modo di lavorare, che dovrà concretizzarsi nei prossimi 3 anni con un'importante valorizzazione del nostro prodotto" ha sottolineato Paola Battioli, Presidente di Confagricoltura Novara, che ha posto altresì l'accento sul tema delle risorse idriche e dell'irrigazione, un tema molto delicato per il comparto risicolo, che deve obbligatoriamente rientrare in una pianificazione condivisa con altri ministeri.
Sara Baudo, Presidente di Coldiretti Novara, ha auspicato che questo cambio di rotta verso un mercato internazionale più equo possa essere applicato anche ad altri comparti del settore agricolo.
Il Presidente dell'Unione Agricoltori, Manrico Brustia, ha ricordato che ci sono altri accordi internazionali, che potrebbero danneggiare il mondo della risicoltura; in particolare, occorre prestare molta attenzione alla stesura della prossima Politica Agricola Comunitaria.
Il ministro, Centinaio, ha poi ripercorso le tappe, che hanno portato a questo risultato, le difficoltà incontrate e poi ha rivolto lo sguardo al futuro: "I festeggiamenti per il risultato ottenuto non devono distrarci dalla programmazione dei prossimi anni, occorre incrementare la promozione, perché una promozione più efficace incrementa il consumo e quindi la produzione."
Il futuro del comparto risicolo, secondo il ministro, dovrà passare anche attraverso un tavolo di filiera, che parta dal produttore di sementi e arrivi ai rappresentanti dei consumatori, così come è appena avvenuto per la pasta.
Centinaio ha concluso, ringraziando ogni agricoltore per la pazienza dimostrata in questo lungo cammino e ha ricordato che ognuno deve sentire proprio il successo ottenuto: "Questo non è il risultato del ministro, Centinaio, è il risultato di tutti coloro, che hanno lavorato, affinchè questo avvenisse."
La mattinata di lavori ha visto il suo epilogo in una breve visita guidata all'Archivio Storico delle Acque e delle Terre Irrigue, dove il ministro ha potuto ammirare i disegni originali del progetto del Canale Cavour.