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EVITATA EMERGENZA IDRAULICA GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE FRA CONSORZI

Pubblicato il 25/02/2015
EVITATA EMERGENZA IDRAULICA GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE FRA CONSORZI "Se piove troppo da una parte, con un buon sistema idraulico l'acqua la si può indirizzare anche in un'altra regione": è quanto afferma Marino Zani, presidente del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale che, a fronte di una piovosità inaspettata e dell'allerta della Protezione Civile sul proprio comprensorio tra Modena e Reggio Emilia, ha potuto indirizzare le acque di scolo a Chiavica della Spinelli, in comune di San Benedetto Po, nel cavo del limitrofo Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, dove invece i livelli idrici erano assai più bassi. "Nel ringraziare i colleghi mantovani – aggiunge Zani – rilevo che quanto attuato è la concreta attivazione del Piano Interregionale di Protezione Civile per far fronte al rischio idraulico, promosso dall'Autorità di Bacino." "Trenta persone sono al lavoro, già dalla notte – afferma il direttore consorziale, Domenico Turazza - . Tutto questo perché, come di recente, è piovuto su terreni già saturi d'acqua. La perturbazione di ieri e della nottata trascorsa ci sta impegnando a regime. Sono caduti un quarantina di millimetri di pioggia su tutto il comprensorio di pianura, che potremmo paragonare a un catino chiuso, circondato da argini, dal quale è possibile evacuare le acque solo con le idrovore. La situazione di piena, che si è generata nella nostra rete idraulica, è impegnativa proprio in relazione al fatto che lo stato del terreno è già molto imbibito dalle nevicate e dalle piogge dei giorni passati." "Nella notte i tecnici consortili – aggiunge Paola Zanetti, dirigente del settore piene del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale - hanno attivato le idrovore di Boretto, del Torrione e di Mondine, mentre quella di San Siro è stata attivata nella prima mattinata di oggi. Tutte le casse di espansione sono state invasate e sono stati attivati pure gli impianti irrigui per lo stoccaggio della acque di scolo. In sostanza sono state tempestivamente messe in campo tutte le manovre, che si possono eseguire per consentire il defluire delle acque – conclude la dirigente - Allo stato si è registrata qualche esondazione nella zona di alta pianura e nella campagna in sinistra del torrente Crostolo, ma il colmo della piena è transitato senza gravi danni, mentre il personale consortile ha presidiato i principali nodi nevralgici."

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