"Da quando è arrivata la catastrofe di fine ottobre, lo scenario di rischio è mutato e proprio per questo abbiamo 172 cantieri già aperti per fronteggiare le diverse situazioni. E' che per ripristinare e rimettere tutto in sicurezza ci vogliono mesi. Certe opere, tipo le briglie selettive, devono prevedere progettazione, appalto e realizzazione, quindi non si fanno in 2 giorni."
Ad affermarlo è l'Assessore alla Protezione Civile di Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin.
"Lo diciamo dal primo giorno che lo scenario di rischio è cambiato e che va posta la massima attenzione anche da parte dei cittadini, perché i versanti sono mutati e le opere di difesa del suolo sono state danneggiate. Quindi bastano precipitazioni molto inferiori per creare criticità idrogeologiche. I danni registrati, solo per le opere idrauliche - precisa Bottacin - sono pari a centinaia di milioni di euro e quindi non possono essere oggettivamente risolti in 3 mesi. Ma se viene un evento catastrofico come in ottobre, con le briglie piene o esplose, oggi i danni sarebbero molto peggiori per gli insediamenti abitativi."