Il Consorzio della bonifica Renana sta prestando la massima collaborazione per il contenimento dell'emergenza alluvionale, provocata dallo sfondamento dell'argine maestro del fiume Reno a Boschetto di Castelmaggiore (Bologna), fermo restando che gestione e manutenzione di fiumi e torrenti (cioè dei corsi d'acqua naturali come Reno, Samoggia, Savena, Quaderna ecc) compete alla Regione Emnilia Romagna.
La massa d'acqua riversatasi dalla falla arginale nella pianura nord di Bologna ha allagato circa 2.750 ettari di superficie (comuni di Castelmaggiore, Argelato, Pieve di Cento, Castello d'Argile, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale), mettendo a dura prova il reticolo di scolo artificiale gestito dalla "Renana".
Attraverso i canali di bonifica Venenta, Canaletta di Casadio, Riolo, Fossa Quadra, Fossa Storta, Gramigna Superiore e loro affluenti, le acque fuoriuscite dal Reno sono state in parte immesse dentro il Canale Emiliano Romagnolo ed in parte convogliate verso casse di espansione, nonchè impianti idrovori della Renana. Ciò ha evitato conseguenze alluvionali ancora più pesanti per i comuni di Pieve di Cento, Castello d'Argile, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale.