E' stata presentata, nei giorni scorsi, un'approfondita e ricca ricerca documentale sul ruolo dell'acqua nella storia di Parma e della Bassa dal 1530 ad oggi; grazie a quanto emerso, proietta nel futuro un'analisi fino ad ora sconosciuta ai più e grazie alla quale anche la programmazione degli interventi sul territorio sarà sicuramente più chiara e fruibile.
La raccolta, conservazione, catalogazione di un ricchissimo e variegato archivio documentale dei corsi d'acqua del comprensorio, realizzata dal Consorzio della bonifica Parmense su supervisione della Soprintendenza dei Beni Archivistici e Bibliografici dell'Emilia Romagna e grazie all'opera dello staff della ricercatrice Franca Manzini, sarà ora ospitata all'Archivio di Stato di Parma a disposizione di chiunque voglia consultarlo.
La raccolta mirata di mappe, documenti catastali, fascicoli amministrativi, registri delibere, contabilità disegni e planimetrie riguardanti, dal XIV secolo ad oggi, lo sviluppo e il funzionamento delle reti di canalizzazione delle molteplici attività di bonifica nella provincia rappresenta un'opera unica, in grado di offrire una nuova prospettiva sulla gestione e governo delle acque locali.
Nel complesso, i fondi archivistici denominati "Archivio del Consorzio unico per la bonifica della Bassa parmense ed archivi aggregati dal 1530 al 1979" si compongono di 1673 registri, 13 volumi, 2921 fascicoli pari a 74 metri di materiali catalogati.