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UTILE INCONTRO CHIARIFICATORE: IL PROGETTO DEL CONSORZIO DI BONIFICA NON INFLUISCE SULLA SALUTE DEL LAGO DI CAVAZZO

Pubblicato il 17/06/2019

Viene messo spesso in relazione, erroneamente, alla più complessa vicenda dello stato di salute delle acque del lago dei Tre Comuni, ma il progetto del Consorzio di bonifica Pianura Friulana sul lago di Cavazzo, in realtà, prevede di utilizzare le acque, che già attualmente defluiscono attraverso il canale di scarico ed il torrente Leale e che confluiscono nel fiume Tagliamento all'altezza di Peonis: se ne è parlato con Aurelia Bubisutti, deputata carnica della Lega Salvini premier e componente della XIII commissione della Camera dei Deputati  (Agricoltura), alla quale la presidente del Consorzio, Rosanna Clocchiatti, ha illustrato il progetto "Costruzione di una condotta di collegamento tra lo scarico del lago di Cavazzo e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento per il recupero parziale della portata di scarico della centrale di Somplago".

"Abbiamo colto con favore la richiesta di approfondimento del progetto da parte dell'onorevole Bubisutti – commenta Clocchiatti – perché era una buona occasione per spiegare come il Consorzio si adoperi  anche nella progettazione dei sistemi futuri di approvvigionamento dell'acqua necessaria allo sviluppo agricolo delle terre coltivate, sempre più soggette ai cambiamenti climatici."

"Il progetto del Consorzio non influisce sulla salute delle acque del lago – specifica Stefano Bongiovanni,direttore tecnico dell'ente consortile - in quanto la "presa", proposta a valle dell'uscita delle acque dal lago, funzionerebbe solo in condizioni di criticità idriche. Il canale di scarico, allo stato attuale,  già prevede un manufatto, ubicato circa 4 chilometri a valle del lago e che consente di deviare, in condizioni di deficit idrico, parte della portata nel sistema  Ledra–Tagliamento."

Si userebbe, quindi, acqua che oggi resta inutilizzata ai fini irrigui e che invece potrebbe risolvere la questione del mantenimento del deflusso minimo vitale dell'acqua nel fiume Tagliamento.

"Operiamo in collaborazione con il territorio e con le istituzioni – aggiunge Armando DI Nardo,direttore generale dell'ente consorziale  – e siamo quindi a disposizione, ma non disposti ad assumere responsabilità altrui".

Per la deputata carnica è stato un incontro costruttivo, che ha permesso di approfondire alcune dinamiche idrauliche del territorio montano e notizie storiche di riferimento: "Saranno utili per la successiva analisi politica; intendo rendermi parte attiva per una soluzione condivisa ed onesta  nel rispetto delle legittime aspirazioni di risolvere, una volta per tutte, le istanze sollevate dai comitati per la difesa del lago, ma anche di riconoscere obiettivamente pesi e responsabilità delle parti in campo."

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