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OLIVI VENETI A RISCHIO DISSECCAMENTO, FORSE PER LA SICCITA’

Pubblicato il 19/06/2019

Laboratori universitari ed esperti fitosanitari sono chiamati al capezzale delle piante di olivo del Veneto, colpite negli ultimi anni da fenomeni di disseccamento, di cui si ignorano le cause.

Tra i possibili fattori, cui imputare il disseccamento delle infiorescenze e la cascola delle olive, ci sarebbero gli squilibri fisiologici, creati dalla siccità del 2017, che faceva seguito ad un'annata di produzione record. Per individuare con precisione le cause e mettere a punto strategie di intervento, che arrestino il degrado dei circa 5.000 ettari di oliveti del Veneto, la giunta regionale ha avviato una collaborazione con il Dipartimento territorio e sistemi agroforestali dell'università di Padova.

Lo scorso anno, i tecnici avevano messo, sotto osservazione, gli oliveti della fascia pedemontana (in particolare quelli dei Colli Euganei, dei Berici e del Grappa) in modo da monitorare i possibili agenti eziologici, cioè i fattori di causa del disseccamento. Per il 2019 la giunta regionale ha deciso di proseguire la collaborazione con l'università di Padova per dare continuità al monitoraggio fitosanitario avviato ed arrivare a mettere a punto interventi, che contrastino le cause di disseccamento delle piante.

 "Si tratta di difendere non solo colture di alta collina, che consentono una produzione di alta qualità e valore dalle singolari proprietà organolettiche – precisa Giuseppe Pan, assessore all'agricoltura di Regione Veneto - ma anche di arrestare il degrado paesaggistico delle zone colpite e di difendere le potenzialità del sistema produttivo."

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