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DIGA DI OCCHITO: UN INCIDENTE, CHE DEVE INSEGNARE

Pubblicato il 08/07/2019

È accaduto, in piena stagione irrigua, un importante problema tecnico alla diga di Occhito, la principale fonte di approvvigionamento idrica per il potabile e per l'agricoltura del Tavoliere delle Puglie..

Alle ore 6.00, durante le operazioni ordinarie, riferisce Giuseppe Di Nunzio, ingegnere responsabile della diga di Occhito, si è verificato il distacco dell'asta di manovra dalla paratoia, che consente la regolazione del flusso idrico verso la Capitanata e la conseguente interruzione dell'erogazione. L'allerta è stata immediata per scongiurare il rischio di lasciare a secco i campi ed i rubinetti; il delicato intervento di ripristino all'interno della "galleria di derivazione" è stato eseguito dal personale del Consorzio per la bonifica della Capitanata ad Occhito, in coordinamento con gli operatori addetti alla regolazione della vasta rete irrigua.

Per non alterare l'equilibrio della rete è stato necessario assicurare la graduale interruzione del servizio con modalità tali da consentire successivamente una rapida e regolare ripresa dell'esercizio, limitando per quanto possibile i disagi all'utenza. Nello stesso tempo sono stati concordati con l'Acquedotto Pugliese (AQP) , tempi e modi di riduzione del flusso ed il successivo ripristino dell'erogazione per il potabile.

Alle ore 19.30, dopo una serrata attività per assicurare la riparazione nei tempi più rapidi possibili, è stato ripristinato il flusso d'acqua al ripartitore di Finocchito ed al potabilizzatore AQP e, nella notte, è stata regolata la messa in carico della rete irrigua.

Questo il resoconto di una giornata intensa, che ha richiesto una prova di efficienza, cui il personale ha risposto con senso di responsabilità e abnegazione, riferisce Francesco Santoro, direttore generale del Consorzio; quanto accaduto, però, è anche il segnale di quanto sia necessario ed urgente un intervento strutturale straordinario per provvedere finalmente alla riqualificazione generale e complessiva dell'infrastruttura.

Quello che è accaduto, rileva il presidente, Giuseppe De Filippo, rappresenta emblematicamente quanto il Consorzio ha evidenziato da tempo in merito alla criticità rappresentata dal disporre di un'unica fonte di approvvigionamento d'acqua per gran parte della provincia di Foggia; è necessario,quindi, prevedere la realizzazione di fonti alternative ed integrative, quali la diga di Piano dei Limiti e l'adduzione Ponte Liscione-Finocchito.

E' anche l'occasione per rimarcare che l'ordine di priorità degli interventi, nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo, debba essere assolutamente rivisto e che le vere "misure in grado di incidere davvero sull'economia locale" sono quelle, che riguardano le risorse primarie come l'acqua, sulla quale si basa l'economia di Capitanata e l'approvvigionamento civile. Senza dimenticare, come più volte ribadito, che qualsiasi avaria agli organi di manovra o alla galleria di derivazione Occhito-Finocchito, che non è possibile ispezionare e manutenzionare per la necessità di tener in funzione permanentemente l'approvvigionamento potabile, metterebbe in ginocchio l'intera economia di Capitanata, non solo il comparto agricolo e lascerebbe la popolazione senza l'approvvigionamento potabile: una situazione drammatica, che bisogna assolutamente prevenire.

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