"Il riconoscimento del tratto medio del fiume Po come Riserva Biosfera Mab UNESCO, frutto del lavoro progettuale sostenuto dal Governo e della capacità di relazioni messa in campo dall'Autorità di Bacino Distrettuale, è una straordinaria occasione per rilanciare un modello di sviluppo sostenibile e diverso dal passato. Il coinvolgimento di 85 Comuni in 8 province , nonché delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto è segno di una volontà comune a tutela dell'ambiente padano, alla cui salvaguardia i Consorzi di bonifica sono quotidianamente impegnati."
A dichiararlo è Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), commentando la recente decisione comunicata a Parigi nella prestigiosa sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.
"La scommessa - prosegue il presidente di ANBI - è rendere attrattivo il bene collettivo, rappresentato dal più importante fiume italiano e dal suo habitat, aumentandone la fruibilità anche per il tempo libero in un quadro ecocompatibile e restituendolo al patrimonio vivo delle comunità."
"E' questo – conclude Massimo Gargano, direttore generale di ANBI – un esempio del nuovo modello di sviluppo, che i Consorzi di bonifica ed irrigazione sollecitano da tempo. Al centro c'è il territorio con le sue peculiarità: da quelle culturali a quelle agricole ed economiche, eccellenze che il fiume deve unire in un progetto omogeneo nel rispetto delle biodiversità, che fanno unico il nostro Paese."