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Pubblicato il 18/09/2019

«Già nel 1977 lo Stato italiano riconobbe il legame inscindibile, che sussiste tra il Canale Cavour, l'agricoltura e l'ambiente delle zone, che attraversa  ed è per questo motivo che ha passato la gestione del canale ai consorzi degli utenti, così da garantire per sempre questa mutua unione.»

Con queste parole, il direttore dell'Associazione Irrigazione Est Sesia, Mario Fossati, ha aperto i lavori della conferenza di presentazione del progetto "Ecocavour", tenutasi all'interno della suggestiva cornice della Sala dell'Archivio Storico nella sede dell'ente consortile a Novara.

Il Canale Cavour, da più di 150 anni, serve come infrastruttura irrigua fondamentale per lo sviluppo agricolo di un'ampia porzione della Sinistra Po piemontese, divenendo elemento identitario del paesaggio e vivificando uno dei più importanti sistemi agroambientali d'Europa. Il progetto Ecocavour ha studiato il territorio lungo la dorsale del Canale Cavour, tra torrente Agogna e fiume Ticino, con lo scopo di analizzare gli elementi di connettività ecologica già in essere, imperniati prevalentemente sul valore multifunzionale del sistema delle risaie, identificando contestualmente possibili azioni di gestione ambientale e paesaggistica.

«Durante i sette anni di lavoro a questo progetto, mi è capitato più volte di attraversare la pianura padana per raggiungere le zone del riso – racconta Giancarlo Gusmaroli, direttore tecnico del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale e coordinatore tecnico-scientifico del progetto - Arrivando da Venezia, mia terra d'origine,  passando da Milano si ha una sensazione quasi oppressiva, un enorme sfruttamento del suolo ma, una volta che si giunge in questi luoghi, la vista si riempie di bellezza, il corpo e la mente iniziano a respirare, osservando ed apprezzando una zona unica, che è riuscita a mantenere intatta la propria identità.»

Gusmaroli considera il Canale Cavour un'opera discreta: «Quando ti trovi all'interno di questo sistema di canalizzazione, non ti sembra quasi possibile che un'opera di tale bellezza si possa incastrare alla perfezione nel contesto, in cui è stata progettata e realizzata; eppure è una macchina ben oliata in grado di trasportare ettolitri ed ettolitri d'acqua. Proprio riprendendo questa "discrezione" del grande canale, abbiamo infine deciso di chiamare il nostro progetto "EcoCavour".»

Anche Alberto Lasagna, dirigente dell'Associazione Irrigazione Est Sesia, ha focalizzato il proprio intervento sull'antropizzazione virtuosa e sostenibile delle terre dei canali: «La zona, dove opera A.I.E.S., è oggi ricca di natura, proprio perché prima c'è stato un deciso intervento dell'uomo – spiega Lasagna - Oggi osserviamo un corridoio verde unico al mondo e si è giunti a questo traguardo, proprio grazie alla preziosa sinergia tra agricoltura e ambiente. Viviamo e lavoriamo nella zona con la più bassa densità abitativa della pianura padana, ma incredibilmente dove c'è stato anche più lavoro dell'uomo; ciò significa che solamente attraverso una visione virtuosa del lavoro si possono ottenere risultati, che potranno portare a migliorare le condizioni di vita degli abitanti e delle specie naturali, che popolano queste zone.»

Il progetto EcoCavour è stato realizzato dalla Provincia di Novara con il contributo di Fondazione Cariplo con la collaborazione di Associazione Irrigazione Est Sesia, Comuni di Novara e Cameri, Regione Piemonte  (Ente di Gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore) e con l'intervento del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale.

Tutte le informazioni sul progetto sono accessibili tramite il sito internet: www.ecocavour.provincia.novara.it.

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